Si chiama First Warning System un reggiseno particolare, ideato dall'azienda americana Lifeline Biotechnologies che, grazie a particolari sensori nascosti nelle coppe, capaci di valutare le variazioni della temperatura, è in grado di allertare con ampio anticipo sulla presenza di cellule tumorali.

Secondo l'azienda, il meccanismo garantisce sicurezza al 70%, ma il costo del suddetto è parecchio elevato: ben 700 euro. Il reggiseno sarà messo in vendita fra circa due anni, perchè al momento sono ancora troppi i dubbi sulla sua affidabilità.  Secondo i ricercatori, alle donne basterebbe indossarlo per 12 ore per avere dati a sufficienza per un responso, da portare poi al medico che è in grado di fare la diagnosi definitiva.

L'uomo italiano, da sempre prototipo della virilità, non sta vivendo un buon periodo, infatti i dati sulla disfunzione erettile sono allarmanti, 3 milioni di uomini ne sono colpiti e su questi il 15% ha meno di 40 anni.

Dopo aver appurato che in Europa la disfunzione erettile non viene curata, ecco che vengono rivelati i dati ufficiali riguardo alla situazione del nostro paese.Come ha sottolineato Fernando Fusco, urologo dell'Università di Napoli, negli ambulatori si presentano sempre più giovani uomini che soffrono di questa patologia, i cui gravi problemi per fortuna oggi sono risolvibili.

Una sentenza senza precedenti: un manager obbligato ad usare il cellulare per lavoro fino a sei ore al giorno, si è ammalato di tumore e ha chiesto l'indennità all'Inail per invalidità professionale che l'ha rifiutata, ma la Corte Suprema gli dà ragione. Per la prima volta in Italia, e sembra nel mondo, è stato stabilito un legame causa-effetto tra uso del cellulare e tumore.

Il manager Innocente Marcolini non avrebbe mai voluto essere famoso per questo, ma dichiara ai giornali che finalmente giustizia è fatta e funziona anche in un paese come l'Italia.

Ieri mattina un'operazione dei Nas in vari regioni italiane, ha permesso di scoprire come dei medici che operavano in diverse strutture pubbliche e private somministrassero dei farmaci ormonali e per la crescita a dei bambini solo per far incrementare le vendite di un prodotto, ricevendo in cambio dalla casa farmaceutica sponsorizzata oggetti di valore, somme di denaro o viaggi premio. Ora scatteranno i controlli medici per i bimbi, vittime del sistema di corruzione.

I medici indagati sarebbero soprattutto pediatri ed endocrinologi operanti a Torino, Napoli, Milano, Genova, Roma e in altre città d’Italia. Nell’inchiesta risultano indagati anche dodici dirigenti e informatori della casa farmaceutica.