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Partita la campagna di vaccinazione influenzale, ma mancano i vaccini! |
Benessere - Articoli |
Scritto da Giorgia Marchesi Martedì 16 Ottobre 2012 09:49 |
Ieri ha avuto ufficialmente inizio la campagna di vaccinazione influenzale per la stagione 2012/2013, che si pone come obiettivo vaccinare il 95% della popolazione a rischio e di età superiore ai 65 anni. Questo è quanto prevede la Circolare annuale del Ministero della Salute con le indicazioni per la prevenzione ed il controllo dell'influenza stagionale, a cura della Direzione generale della Prevenzione sanitaria.
La Circolare contiene informazioni sulla sorveglianza epidemiologica nella stagione 2011-2012 e raccomandazioni per la prevenzione dell'influenza tramite misure di igiene, protezione individuale e la vaccinazione. Il vaccino antinfluenzale è indicato per tutti i soggetti che desiderano evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni. La vaccinazione viene offerta attivamente e gratuitamente ai soggetti che per le loro condizioni personali corrano un maggior rischio di complicanze se si contraggono l'influenza,tra i quali gli ultra 65enni, bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza; donne che all'inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza; individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti. L'offerta gratuita attiva è rivolta anche alle persone non a rischio che svolgono attività di particolare valenza sociale. La trasmissione fra umani del virus dell'influenza si può verificare per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Per questo, oltre alle misure basate sui presidi farmaceutici, una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie può giocare un ruolo importante nel limitare la diffusione nell'influenza. Il Centro Europeo per il controllo delle Malattie ha raccomandato le seguenti azioni: lavaggio delle mani, in assenza di acqua, uso di gel alcolici; buona igiene respiratoria, coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani; isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale; uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale quando si trovano in ambienti sanitari come gli ospedali. L'influenza, ricorda il Ministero della Salute, costituisce un importante problema di Sanità Pubblica per il numero elevato di persone colpite. In Europa, l'influenza si presenta con epidemie annuali durante la stagione invernale, ma infezioni sporadiche possono verificarsi anche al di fuori delle normali stagioni influenzali. I sintomi più comuni sono febbre, tosse, mal di gola, dolori muscolari e delle articolazioni, cefalea e malessere generale. Di solito i sintomi si risolvono spontaneamente entro una settimana dall'esordio. Le epidemie influenzali annuali sono associate a elevata morbilità e mortalità. Il Centro Europeo per il controllo delle Malattie (ECDC) stima che nell'Ue in media circa 40.000 persone muoiano prematuramente ogni anno a causa dell'influenza: il 90% dei decessi si verifica in soggetti di età superiore ai 65 anni, specialmente tra quelli con condizioni cliniche croniche di base. Tre i virus in azione, quest’anno: l’A-H1N1 presente anche nel 2011, e due varianti. Identificati a fine settembre, si scateneranno soprattutto verso fine gennaio, quando con le temperature più basse raggiungeremo il picco di malati: per questo la campagna dura due mesi, terminando a dicembre, data oltre la quale gli anticorpi non riescono a preparare la controffensiva del nostro organismo. Ma se il via ufficiale alla campagna è stato dato, l’Italia fa da subito i conti con i ritardi: problemi tecnici nella produzione porteranno ovunque a difficoltà di approvvigionamento da parte delle Regioni e delle Asl. In particolare, spiegano gli esperti, le lentezze sarebbero legate al fatto che uno dei tre virus del vaccino si è replicato lentamente, non dando le quantità necessarie alla produzione su grande scala. Il dottor Giacomo Milillo, segretario nazionale dei medici di famiglia Fimmg rassicura che anche a novembre si è ancora nei tempi utili per vaccinarsi, poiché la copertura dura tre mesi. |
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