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Presto la dipendenza da sesso sarà inserità nel manuale dei disturbi mentali |
Benessere - Articoli |
Scritto da Angela Messina Lunedì 15 Ottobre 2012 10:00 |
Gli esperti dicono che fare sesso fa bene, ma come per tutte le cose la giusta via sta nel mezzo, Ma quando si può dire che una persona è dipendente dal sesso? Come si fa a capire se si è affetti da questa patologia? Le risposte ce le dà uno studio condotto dall’Università della California di Los Angeles.
Gli scienziati hanno preso un campione di 207 persone ricoverate in diverse cliniche per la salute mentale, senza però essere a conoscenza del motivo per cui i pazienti fossero statti ammessi nelle strutture. Alla fine si è poi constatato che 20 erano ricoverati per abuso di sostanze, 35 per diverse condizioni psichiatriche e ben 152 per problemi di comportamento o natura sessuale. In base a questo specifico studio, dove si è tentato di dare una definizione precisa del disordine ipersessuale, American Psychiatric Association valuterà se e come includere la dipendenza da sesso nel manuale dei disturbi mentali DSM. Il coordinatore della ricerca, Rory Reid ha spiegato che quello che hanno tentato di fare è dare un limite certo alla differenza tra chi fa sesso frequentemente e chi ha un’attività sessuale eccessiva. In questo modo si potrà suddividere chi è effetto dalla patologia o chi non lo è. Consci che tuttavia questa etichettatura può anche essere controproducente, i ricercatori si sono affrettati a precisare che qui non si sta cercando di trasformare in disturbi i comportamenti comuni, come per esempio fare molto sesso o fare uso di pornografia. Ciò che quindi intendono definire come hypersexual disorder, è quell’impulso irrefrenabile a fare sesso anche in momenti e situazioni che non hanno niente a che vedere con l’intimità. La definizione scelta comprende anche la presenza di fantasie ricorrenti e intensi impulsi sessuali, insistenze sessuali, e comportamento sessuale eccessivo che perdurano da almeno 6 mesi, apportando disagio al paziente o interferendo in modo erroneo nella vita sociale e lavorativa; 134 dei 152 ricoverati per motivazioni sessuali mostravano il disturbo. Approfondimento: The Journal of Sexual Medicine |
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