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Tumore causato dal cellulare: è la sentenza della Cassazione |
Benessere - Articoli |
Scritto da Carmela Pelaia Lunedì 22 Ottobre 2012 09:45 |
Una sentenza senza precedenti: un manager obbligato ad usare il cellulare per lavoro fino a sei ore al giorno, si è ammalato di tumore e ha chiesto l'indennità all'Inail per invalidità professionale che l'ha rifiutata, ma la Corte Suprema gli dà ragione. Per la prima volta in Italia, e sembra nel mondo, è stato stabilito un legame causa-effetto tra uso del cellulare e tumore.
Il manager Innocente Marcolini non avrebbe mai voluto essere famoso per questo, ma dichiara ai giornali che finalmente giustizia è fatta e funziona anche in un paese come l'Italia. Manager cinquantenne, responsabile commerciale di una multinazionale, per lavoro stava al telefono (cordless o cellulare) una media di 5-6 ore al giorno, per dodici anni. Una mattina mentre si fa la barba si accorge di uno strano formicolio e le analisi successive diranno che si tratta di un tumore al nervo trigemino. L'operazione riesce perfettamente ma il forte dolore non lo lascia più. Decide quindi di rivolgersi all'Inail per chiedere la pensione di invalidità professionale dal momento in cui non riesce più a lavorare, ma l'Inail gliela nega. Marcolini fa ricorso e il tribunale di appello di Brescia gli dà ragione. È il 22 dicembre 2009. Stavolta è l'Inail a opporsi in Cassazione. Ma il 12 ottobre la corte suprema deposita la sentenza in cui conferma: i giudici di secondo grado hanno citato la letteratura scientifica giusta e hanno fatto bene a riconoscere che una causa dell'invalidità del manager sia proprio l'utilizzo del telefono. Il professor Angelo Levis, ex-ordinario di mutagenesi ambientale a Padova, è uno di quelli che gli è stato più vicino nella sua lotta. Tra l'altro sta seguendo, con l'appoggio di uno studio torinese specializzato in diritto della salute, altre sette cause di persone che hanno dichiarato di aver svilpuppato un tumore alla testa dopo un uso esagerato del cellulare. Un parere del Consiglio Superiore di Sanità, l'organismo che raggruppa le principali personalità mediche del Paese, che risale al 15 novembre 2011, in sette pagine, sollecitate dal ministero della salute del governo precedente, invitava il ministero a promuovere l'uso degli auricolari per tutti e per i bambini raccomandava di limitare l'uso alle situazioni di necessità, oltre che a fare campagne di sensibilizzazione contro l'uso indiscriminato del telefonino. |
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