Ma è davvero possibile che la scelta del partner di una vita dipenda dall'assunzione o meno della pillola anticoncezionale? Affermazione bizzarra e che molte donne potrebbero accogliere con notevole scetticismo, ma un recente studio condotto dai ricercatori dell'Università scozzese di Stirling sostiene vi sia una motiviazione scientifica a supportarla.

I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Proceedings of the Royal Society B e la tesi è molto chiara: le donne che prendono la pillola vogliono uomini più rassicuranti di cui ci si possa fidare più facilmente, anche a costo di una vita meno... spericolata.

Divertentissima l'intervista fatta dalla Iena Giulio Golia a Ilary Blasi, che ha ripreso in mano la conduzione de Le Iene insieme a Enrico Brignano e Luca Argentero. Si vede sempre la solita Ilary, bella, giovane e una donna come tante... almeno come comportamento!

Non nasconde le sue abitudini casalinghe, il suo girare in pantofole e pigiamone, qualche smagliatura e il non saper stirare e fa piacere sentire una intervista così fresca e genuina che arriva da una famiglia che nonostante successo e soldi, rimane pur sempre legata alle sane abitudini di noi comuni mortali.

Tutte le mamme cercano di proteggere i loro bambini dalle brutture del mondo esterno,  ma essere troppo ansiose e ipeprotettive, circondando il bambino di troppe cure e rallentando così lo sviluppo psicofisico, potrebbe far scattare la condanna al carcere. Una mamma di Ferrara, infatti, è stata condannata in via definitiva dalla Cassazione a un anno e 4 mesi di reclusione per aver cresciuto il figlioletto R. C., nato nel 1997, al chiuso delle mura domestiche, fino al 2004. Insieme alla mamma soffocante, Elisa G., è stato condannato alla stessa pena condonata anche il nonno, Gigetto G.

Secondo la Corte di Cassazione l’iperprotezione e l’ipercura costituiscono reato di maltrattamenti al pari di altre forme di vessazione dei minori, come quando vengono destinati all’accattonaggio. A nulla sono valse le giustificazioni di mamma e nonno, secondo cui tutte le cure delle quali circondavano il bambino non potevano essere equiparate al comportamento di chi veramente usa violenza con i bambini. In sostanza, secondo la tesi difensiva, quell’eccesso di accudimento, anche se divenuto via via patologica esasperazione, non poteva essere punito perché‚ ispirato da intenzioni lodevoli anche se aveva, innegabilmente, riverberato effetti negativi sul bambino.

L’infarto è una delle patologie che più sconvolgono l'uomo, sia dal punto di vista fisico, ma anche da quello psicologico. Non di rado infatti i pazienti vengono chiamati a scontrarsi, una volta ripresisi dallo stato acuto, con le limitazioni che il loro cuore presenta loro nell’approcciarsi a diverse attività. Uno studio dimostra ora che sottoporsi a psicoterapia aiuta i pazienti a guarire prima.

Uno studio tutto italiano, condotto dalla dott.ssa Adriana Roncella, cardiologa e psicoterapeuta del Dipartimento di Malattie Cardiovascolari, A.C.O. San Filippo Neri di Roma, ha illustrato come seguire il paziente dal punto di vista psico-riabilitativo possa sensibilmente accellerare e migliorare il suo recupero, contribuendo quindi ad una migliore ripresa.

I giovani come vivono il sesso? Uno studio realizzato da Ipsos e promosso da  Durex, la nota azienda produttrice di preservativi,  in supporto a una campagna di educazione sessuale organizzata da Anlaids ha rivelato che i giovani lo fanno prima, ma meno frequenntemente rispetto ai loro genitori negli anni 70.  

I dati raccolti nello studio mostrano che l'età media del primo rapporto sessuale oggi si è abbassata a 15 anni, mentre negli anni 70 era intorno ai 17.  In particolare  la percentuale di ragazzi tra i 14 e i 18 anni che hanno avuto rapporti, è del 65% per i genitori, 28% per i loro figli, dimostrando come negli anni settanta i giovani facessero più sesso di oggi. Sul grado di informazione dei vari metodi contraccettivi la situazione, però, si inverte. Se la percentuale dei ragazzi ben informati è il 65%, quella di chi era giovane negli anni 70 arriva solo al 40%. Su un dato, invece, sembra non essere cambiato nulla nel giro di 40 anni: la fonte delle prime informazioni sul sesso, a farla da padroni in questo campo sono sempre gli amici e i compagni di scuola rispettivamente con il 78% e il 74%.

Secondo uno studio americano pubblicato sulla rivista Addiction e segnalato dalla newsletter del Dipartimento italiano delle politiche antidroga, il profilo del giocatore d'azzardo è: maschio, celibe, con licenza di scuola media, e soprattutto con comportamenti impulsivi sin dall'infanzia. Da una recente ricerca è infatti risultato che i bambini troppo impulsivi rischiano di diventare giocatori d’azzardo da grandi. Gli studiosi hanno quindi stabilito il collegamento con l’impulsività del bambino nella più tenera età con forme di gioco d’azzardo problematico negli adulti.

L'impulsività, cui si può anche essere predisposti geneticamente, è quindi un fattore che influisce sul gioco, e che si può riscontrare fin da bambini. Il comportamento impulsivo nella prima infanzia rappresenta quindi un fattore di rischio significativo, che aumenta di 3 volte la possibilità di sviluppare forme di gioco d'azzardo problematico in età adulta.

Per mantenere una pelle bella e senza rughe diciamo pure addio alle creme antirughe, perchè il miglior modo per combattere l'incedere dell'età è a tavola, mangiando pere, carciofi, riso integrale e succo d'uva nera. A stilare la lista è la Coldiretti che, nell'ambito della Biodomenica 2011, ha presentato ed esposto le ricette antirughe della cucina biologica con la prima classifica "top ten" dei cibi che aiutano l'organismo a difendersi dai radicali liberi, responsabili della formazione delle rughe, la cui proliferazione è favorita da una dieta sbagliata, unita al fumo e all'inquinamento.

I prodotti dell'agricoltura biologica - spiega la Coldiretti – si caratterizzano per un più elevato potere antiossidante, che è stato possibile calcolare in modo scientifico sulla base della ORAC (Oxigen Radical Absorbance Capacity), ossia della capacità di assorbimento dei radicali dell'ossigeno per proteggere le cellule della pelle dal danno ossidativo.

Per gli adolescenti, dormire bene è necessario non soltanto per avere una migliore concentrazione durante la giornata, ma anche per la salute mentale, infatti la mancanza di sonno provoca una serie di alterazioni nel numero delle sinapsi, ovvero le connessioni fra le varie cellule nervose, tale da pregiudicare il corretto funzionamento cerebrale.

Una ricerca svolta dall'Università del Wisconsin e pubblicata su Nature Neuroscience mostra come una modificazione insolita nel numero delle sinapsi può anche causare un'alterazione definitiva delle connessioni cerebrali, come conferma Chiara Cirelli, coordinatrice della ricerca e professore associato del dipartimento di Psichiatria della School of Medicine and Public Health dell'università americana.

Domenica 16 ottobre, a Monza, si svolgerà la prima edizione della StraWoman, Donne in Marcia, un evento interamente dedicato al gentil sesso. Una gara che vedrà centinaia di donne in corsa per le vie del centro storico di Monza. Donne di ogni età e gusti, creative o in carriera, fashioniste o alternative, single o sposate, mamme, figlie, nipoti, fidanzate, ma soprattutto complici e amiche che amano la vita e vogliono viverla fino in fondo!

Con StraWoman avranno occasione di riunirsi, conoscersi, confrontarsi, stringere amicizie e, soprattutto, correre assieme! Sarà una giornata di festa, sport e divertimento che terminerà con un grande party serale.

A settembre avevamo parlato degli effetti benefici del cioccolato sulle malattie cardiovascolari e oggi torniamo a parlare di questo alimento amato quasi da tutti per vedere come sia benefico il suo effetto sulle donne e sulla difesa contro l'ictus.

A segnalarci la notizia, i nostri colleghi di inGusto, che hanno dato una scusa in più alle golose di mangiare - sempre in modo moderato - il cioccolato fondente. Infatti, secondo una ricerca realizzata dal Karolinska Institutet di Stoccolma una determinata quantità di cioccolato consumato dal gentil sesso, servirebbe per preservarci dal rischio di ictus.