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Scritto da Eva Forte
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Martedì 13 Luglio 2010 15:12 |
Quando ero in attesa cercavo sempre software per il mio smartphone sulla gestazione, senza mai trovarne uno soddisfacente. Mi fa piacere adesso segnalare questa applicazione per iPhone e iPod touch: si chiama iMamy ed ha tutte le funzionalità necessarie per i 9 mesi. Nell'agenda si trovano tutti gli esami da fare in base alla propria gravidanza e si possono anche segnare gli appuntamenti così da tenere tutto sotto controllo in movimento. Ogni giorno, sempre nell'agenda, si trovano le pillole sul momento specifico della gestazione, con informazioni sul feto e uno spazio dove poter appuntare le proprie emozioni.
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Ultimo aggiornamento Martedì 13 Luglio 2010 14:12 |
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Scritto da Angela Messina
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Mercoledì 30 Giugno 2010 10:15 |
Uno studio coordinato dalla dottoressa Cecilia Ramlau-Hansen, dell'Ospedale universitario di Aarhaus in Danimarca, ha rivelato che l'uso di alcool durante la gestazione potrebbe causare problemi di fertilità al nascituro, mettendo cosi a rischio la loro eventuale procreazione di generazioni future. La ricerca dei medici è stata effettuata su un campione di 347 ragazzi, figli di 11.980 donne con gravidanze singole, reclutate per uno studio danese tra il 1984 e il 1987.
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Ultimo aggiornamento Martedì 12 Aprile 2011 12:05 |
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Scritto da Angela Messina
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Mercoledì 30 Giugno 2010 07:49 |
Esami del sangue semplici, economici e non invasivi potrebbero sostituire tecniche diagnostiche invasive all’inizio della gravidanza. La notizia arriva dalla 26esima assemblea annuale della Società europea di riproduzione umana ed embriologia (Eshre): le donne in gravidanza potrebbero dunque non doversi più sottoporre ad amniocentesi o prelievo dei villi coriali, tecniche invasive che comportano il rischio di provocare un aborto spontaneo, per sapere se il figlio che portano in grembo è affetto o meno da anomalie cromosomiche.
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Ultimo aggiornamento Martedì 12 Aprile 2011 12:06 |
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Scritto da Maria Ida Longo
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Lunedì 28 Giugno 2010 14:50 |
Un gruppo di studiosi britannici contraddicendo le tesi degli antiabortisti (che si battono per la riduzione del limite ultimo di interruzione di gravidanza), sostiene che il feto non può sentire dolore per almeno 24 settimane di gestazione, ovvero più di 5 mesi. Lo studio è stato intitolato Fetal awareness (coscienza fetale), secondo il quale, prima delle 24 settimane di gestazione, il feto non ha connessioni nervose con la corteccia cerebrale e in tutta la gravidanza non ha mai una vera veglia, ma è tenuto dal contenuto chimico dell’utero in uno stato di incoscienza o sedazione.
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Scritto da Vera Zucchinali
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Lunedì 28 Giugno 2010 12:45 |
All' Istituto Gaslini di Genova è stato scoperto il meccanismo per impedire il rigetto del feto. In natura dalle prime settimane di gravidanza si sviluppano dei linfociti con proprietà immunoregolatorie chiamati Treg, che impediscono il rigetto. Altre cellule, chiamate natural killer, presenti nel sangue, che normalmente uccidono tumori o cellule infette, quando si trovano nella placenta cambiano totalmente il loro comportamento producendo sostanze fondamentali per la crescita del feto e scambiando informazioni con dei macrofagi che inducono il corpo a produrre Treg, bloccando così ogni tentativo da parte del sistema immunitario materno di espellere il feto.
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Scritto da Nancy Tinervia
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Mercoledì 16 Giugno 2010 11:56 |
A Pozzuoli si è da poco conclusa una vicenda giuridica che ha coinvolto una coppia di coniugi e l'impossibilità di poter disdire una prenotazione di vacanze a causa di una inaspettata gravidanza, tra l'altro con alta probabilità di aborto. La sentenza ha dato ragione agli sposi: il diritto di recesso slitta da 10 giorni, a 90, come in questo caso, se si tratta di una gravidanza a rischio. La gravidanza a rischio è dunque idonea a risolvere la prenotazione dell'albergo per le vacanze: dovendo, pertanto, rimanere in assoluto riposo per causa di forze maggiori e che non dipendono dal cliente, si può recedere dal contratto, chiedendo contestualmente, la restituzione della somma versata a titolo di anticipo, sempre nel caso non siano stati adempiuti gli obblighi informativi da parte dell'albergatore.
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 16 Giugno 2010 10:56 |
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Scritto da Vera Zucchinali
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Lunedì 14 Giugno 2010 10:18 |
La rivista "American Journal of Clinical Nutrition", ha pubblicato uno studio effettuato dalla ricercatrice dell'Erasmus Medical Center ,Rachel Bakker, sul consumo del caffè in gravidanza e quanto questo possa influire sulla crescita del bambino. Lo studio è stato effettuato su 7346 donne olandesi che ogni trimestre doveva dichiarare quanto caffè consumassero quotidianamente. In media venivano consumati meno di quattro tazze al dì, ma era presente anche una piccola percentuale (2-3%) che consumava oltre le 6 tazze al giorno. Al momento della nascita su 104 figli delle madri che consumavano molti caffè al giorno, 7 di loro presentavano già dalla crescita ancora nei pancioni delle madri, dimensioni inferiori alla norma rispetto agli altri.
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Ultimo aggiornamento Lunedì 14 Giugno 2010 09:21 |
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