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Il feto non sente dolore per i primi 5 mesi di gestazione: ed è polemica |
Gravidanza - Articoli |
Scritto da Maria Ida Longo Lunedì 28 Giugno 2010 14:50 |
Un gruppo di studiosi britannici contraddicendo le tesi degli antiabortisti (che si battono per la riduzione del limite ultimo di interruzione di gravidanza), sostiene che il feto non può sentire dolore per almeno 24 settimane di gestazione, ovvero più di 5 mesi. Lo studio è stato intitolato Fetal awareness (coscienza fetale), secondo il quale, prima delle 24 settimane di gestazione, il feto non ha connessioni nervose con la corteccia cerebrale e in tutta la gravidanza non ha mai una vera veglia, ma è tenuto dal contenuto chimico dell’utero in uno stato di incoscienza o sedazione. Questa affermazione sta suscitando molte polemiche e molta preoccupazione negli ambienti scientifici, in quanto ci sono due punti fondamentali sui quali focalizzare la propria attenzione: il primo, si basa sulle accurate ricerche fatte e alcune ancora in corso, sui soggetti in stato vegetativo riguardo le loro sensazioni.
Da ciò si comprende infatti che, per provare dolore non è necessaria l’attivazione della corteccia, ma solo del sottostante nucleo di cellule dette talamo e su questo punto è molto chiaro quanto afferma, sulla rivista ufficiale della Società degli studi sul dolore (Iasp), Sunny Anand, maggior esperto mondiale di dolore fetale. Inoltre, vari studi scientifici pubblicati su famosissime riviste mediche, hanno più volte approfondito e spiegato le reazioni di fuga, di sobbalzo e spavento e perfino il pianto del feto in utero. A quanto pare da questo studio inglese basta il calore e l’adenosina del liquido amniotico per anestetizzare il feto fino alla nascita: ma se così fosse, perché nessuno li usa per anestetizzare i neonati durante gli interventi chirurgici che li riguardano? Inoltre, se i piccoli non avvertono dolore fino alle 24 settimane, non ci sarebbe più motivo di anestetizzare i prematuri se sono più piccoli di quell’età: sarebbe il caso di ricordare che, nello scorso marzo, in Nebraska è stato abbassato a 20 settimane il limite legale per l’aborto, proprio perché è ormai certo che il feto da quel momento in poi percepisce il dolore. Il secondo punto importante sù citato è che, questa convinzione purtroppo, potrebbe portare ad un maggior numero di aborti, anche perché in Inghilterra non è ancora ben spiegato cosa significhi “grave handicap” del feto o “rischio serio”: questi due elementi infatti, sono alla base dell’autorizzazione per l’aborto. Fonte: Libero News |
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