Ridere fa bene al corpo e all'anima, ma ridiamo sempre meno, infatti se cinquantanni fa ridevamo per 15 minuti al giorno, adesso ridiamo solo per 5 minuti; eppure gli esperti dell' Istituto Riza di medicina psicosomatica non hanno dubbi: la dose quotidiana di buonumore deve essere di almeno mezz'ora.

Ridere fa bene perchè permette allo stress di diminuire, di essere meno insonni, di avere un cuore e un fegato che stanno meglio, se ci divertiamo; per non parlare dell'anima, perchè ridere aiuta a far cadere le inibizioni e a sviluppare sentimenti positivi.

Quanti di noi vorrebbero dimagrire senza fare troppi sforzi? A quanto pare presto sarà possibile, grazie all'ultima diavoleria tecnologica creata da un gruppo di ricercatori giapponesi: un paio di occhiali 3D ingrandenti che aiutano ad aumentare il senso di sazietà.

Gli occhiali sono dotati di un paio di lenti speciali, sviluppate dal team guidato dal prof. Michitaka Hirose, che trattano l'immagine del cibo e, ad esempio, i dolci presi con le mani sono ingranditi in automatico di dimensione.

La depressione è un malessere che colpisce in maggioranza le donne e adesso si sa anche il perchè, infatti da una recente ricerca è merso che le donne sono due volte di più a rischio di depressione rispetto agli uomini perchè gli uomini sono protetti dalla presenza del testosterone, l'ormone sessuale maschile.

Il team di studio ha rilevato che, nei topi di laboratorio castrati, la somministrazione di testosterone inibisce i sintomi di depressione e ansia, influenzando l'attività della proteina ERK2.

Uno studio svolto dall'Istituto di ricerca medica dell'Università di Sidney, condotto su 2000 bambini d i12 anni, dimostra che l'assunzione di grandi quantità di bevande dolcificate e carboidrati, comporta un maggiore rischio di malattie di cuore nell'età adulta.

La ricerca guidata da Bamini Gopinath ha stabilito che i bambini che bevono una o più bevande dolcificate al giorno hanno arterie più sottili dietro gli occhi, un fattore associato ad un rischio accresciuto di malattie cardiache e di pressione alta.

Un team di ricercatori italiani condotto da Giorgio Palù, microbiologo all'Università di Padova, ha messo a punto un antivirale efficace contro tutti i virus che causano influenza nell'uomo: ceppo A, B e probabilmente anche il temibile H5N1, il virus responsabile dell'aviaria, se diventasse pandemico per gli uomini.

Esistono ancora pochi farmaci antinfluenzali, verso i quali i ceppi virali hanno già sviluppato resistenza, è quindi comprensibile l'importanza di questa scoperta che è in grado di contenere l'espandersi delle pandemie suscitando l'interesse delle grandi case farmaceutiche per la preparazione di farmaci selettivi ed efficaci.