Che la frutta facesse bene alla nostra salute è ormai noto da tempo: da poco però uno studio presentato dai ricercatori dell'University of California di Davis (Usa) guidati da Dianne Hyson all'Eperimental Biology 2011 in corso in questi giorni a Washington DC messo, ha messo in luce che il succo di frutta puro al 100% è un toccasana per avere una lunga e buona salute.

Lo studio è una revisione di 60 ricerche condotte sull'argomento dal 2005 ad oggi e spiega appunto che bere del succo di frutta puro al 100% è come mangiare la frutta e apporta quindi gli stessi benefici di quest'ultima, proteggendo l'insorgenza di patologie cardiovascolari, declino cognitivo e alcuni tumori.

Combattere e prevenire il tumore all’esofago si può in modo del tutto naturale. Secondo uno studio condotto alla Ohio State University sembrerebbe che le fragole, frutto molto gradevole al palato,  sia in grado di mettere ko il tumore esofageo.L’autore dello studio, il professore Chen Tong ha esaminato 36 pazienti, uomini e donne con età media di 54 anni. I soggetti presentavano delle lacerazioni precancerose, che li ponevano a serio rischio di neoplasia all'esofago. A loro sono stati somministrati, per 6 mesi, 60 grammi al giorno di fragole disidratate ottenendo nella maggior parte dei soggetti (29 su 36) una riduzione delle lacerazioni nei campioni di tessuto prelevati prima e dopo la terapia.

I ricercatori durante il 102° meeting annuale dell’American Association for Cancer Research, ad Orlando, hanno presentato i dati dello studio. Il dottor Chen ha spiegato che le fragole in 29 soggetti su 36 sono riuscite a creare una riduzione delle lacerazioni nei campioni di tessuto prelevati prima e dopo la terapia. L’autore dello studio della Ohio State University, ha spiegato che questi frutti sono in grado di interagire con le cellule tumorali e di bloccarne lo sviluppo, soprattutto se somministrati nelle versione essiccata, che contiene fino a 10 volte i principi attivi di quella fresca.

Curare il Parkinson con le staminali da midollo osseo oggi è possibile, soprattutto i malati di Psp (paralisi sopranucleare progressiva), un parkinsonismo raro e molto grave che in pochissimi anni costringe chi ne soffre sulla sedia a rotelle: lo studio che ha messo in luce questa nuova cura è tutto italiano, infatti i malati che usufruiranno della nuova tecnica saranno 20, tutti in cura presso il Centro Parkinson degli Istituti clinici di perfezionamento di Milano diretto da Gianni Pezzoli.

L'inizio è previsto tra circa due o tre mesi: il 3% di chi soffre di morbo di Parkinson e colpito da Psp, su 100 mila, sono circa 6,5 le persone che purtroppo so trovano in questa condizione e ogni anno si registrano 5,3 nuovi casi.

La depressione è il "male oscuro" che ogni anno miete sempre più vittime e a farne le spese sono in maggioranza le persone che vivono nelle grandi città: proprio per questo motivo ieri ed oggi un team di esperti si è riunito a nell'auditorium della Casa dell'Energia in piazza Po a Milano per discutere del rapporto tra l'ambiente, le condizioni sociali e la depressione e cercare di trovare una cura contro questa malattia.

Dai dati emerge che nelle grandi città si ammala il 4% degli uomini e il 9% delle donne, la vita nelle metropoli pare che sia insostenibile, a rischio sopratutto chi abita nei quartieri periferici, in case degradate, tra le cause il senso di insicurezza, la criminalità, la povertà.

Lo shopping non svuota solo le tasche facendo felici soprattutto le donne ma pare che allunghi la vita e allontana la depressione: la sorpresa è che a beneficiarne non sono le donne come si potrebbe pensare, ma soprattutto gli uomini.

A rivelare questa notizia sono stati i ricercatori del Taiwan's National Health Research Institutes, che hanno studiato le abitudini di 1.865 persone di mezza età, tutte in buona salute, dal 1998 al 2008: di queste il 17 % andava a fare compere una volta al giorno, il 22 % due e quattro volte alla settimana, il 13% una volta alla settimana e il 48% meno frequentemente.