Ogni bimbo all'età di due anni dovrebbe conoscere 25 parole tra quelle elencate da un gruppo di scienziati americani tra le quali cui mamma papà cane biscotto. Perché in verità l'elenco è molto più lungo, sono circa 350 le parole che il bambino dovrebbe sapere ma 25 è il numero minimo.

E' un elenco molto importante perché permette di scoprire, guardando la lentezza con cui il piccolo le impara, se ci sono problemi di apprendimento o più profondi come l'autismo e la sordità.

La piccola Serena Furnari entra in ospedale per una semplice asportazione delle tonsille pensando ai gelati che avrebbe mangiato dopo l'operazione, ma per lei è stato un intervento fatale, muore a 5 anni gettando nella più triste disperazione la famiglia.

All'ospedale Salesi di Ancona era arrivata il 9 febbraio dove era stata sottoposta a tonsillectomia ma per una complicanza (probabilmente una perdita di sangue che non si voleva arrestare) aveva poi subito un secondo intervento nella stessa giornata.

Grazie al progresso tecnologico in campo medico oggi è possibile effettuare interventi molto delicati anche su pazienti piccolissimi.

La piccola Jaya ne è l'esempio, infatti grazie ad un intervento delicatissimo, avvenuto lo scorso 22 novembre dopo soli 15 minuti dalla nascita, ha ricevuto un pacemaker sul suo piccolo cuore malato e potrà vivere normalmente.

Il cervello dei bambini di 6 mesi presenta già delle differenze rilevanti quando gli stessi sono ad alto rischio autismo: ad affermarlo sono i ricercatori della University of North Carolina.7

Secondo i ricercatori presto sarà possibile identificare i bambini a rischio di autismo già a 6 mesi grazie alla tecnica del Brain Imaging.

Ogni anno 1.000 euro per i pannolini, 1.458 per latte artificiale e pappe se bastano, e se si aggiungono i biberon si può arrivare anche a 44 euro per una sola confezione da quattro. Per non parlare di sterilizzatore, sdraietta, passeggini, carrozzine, la spesa complessiva in un anno si aggira intorno ai 13.500 euro.

Troppo caro il bebè in Italia, e molte famiglie si organizzano in vere e proprie trasferte per fare la spesa fuori dai confini, a detta dalla Federconsumatori, risparmiando fino al 40 per cento.