Ogni anno, in Italia, si ammalano più di 2000 fra bimbi e adolescenti tra 0 e 18 anni, di cancro. Purtroppo c'è un incremento di nuovi casi tra il 1,5 e il 2%, anche se sempre di più la via verso la guarigione ha un lieto fine.

Sono positivi i risultati in alcune patologie: leucemie e linfomi, mentre rimangono ancora basse le possibilità di superare con successo altre patologie come i tumori cerebrali, neuroblastomi e osteosarcomi.

Oggi e domani si tiene a Roma la X Giornata mondiale contro il cancro infantile, un'occasione per raccogliere fondi attraverso progetti e attività delle singole associazioni di genitori. In Italia le iniziative sono promosse dalla rete delle Associazioni di genitori di bambini malati Fiagop con la collaborazione dell’Associazione Italiana Ematologia Oncologia Pediatrica Aieop. Secondo i dati raccolti nei paesi ricchi la percentuale di guarigione è circa del 75%, ma nel mondo solo il 20% dei bambini ha la possibilità di accedere a cure mediche adeguate.

In Italia esistono strutture d'eccellenza, ma non su tutto il territorio, per questo motivo centinaia di famiglie sono costrette a lasciare la propria città, la propria casa, a trasferirsi per mesi, in quella dove si trova l'ospedale per curare il figlio.

Le famiglie che si trovano ad affrontare questo difficile percorso,hanno bisogno di sostegno psicologico, logistico ed economico, che ottengono grazie alle case d'accoglienza, dove vengono ospitati i bambini, con le mamme e i papà. Solo pochi giorni fa l'Associazione per bambini con tumore Peter Pan ha inaugurato un nuovo spazio al ospedale di Bolzano, dove i bambini in chemioterapia possono fare i compiti, studiare, lavorare, leggere e continuare a studiare.

Per curare un bimbo malato di cancro la chemioterapia da sola non basta, poichè sette piccoli pazienti su dieci, infatti, sviluppano una depressione che richiede l'intervento di psicologi specialisti.

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