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Scritto da Letizia Perugia
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Giovedì 06 Dicembre 2012 13:44 |
Arnaldo D'amico e Mauro Giacca, insieme ad un gruppo di ricercatori dell' Icgeb ( International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology) di Trieste hanno scoperto che la capacità, finora osservata in alcuni rettili e nei pesci, può essere replicata nei mammiferi grazie ai microRna. Il cuore dei mammiferi, e quindi anche dell'uomo, può riparare i danni prodotti dall'infarto e dall'invecchiamento, rigenerando le sue cellule. Questa capacità è stata osservata in alcuni rettili, in particolare le salamandre e i pesci. Prima di questa ricerca si pensava che la capacità che hanno di autoriparazione del loro cuore fosse una loro esclusiva, invece si può ridare anche ai mammiferi. Lo studio effettuato, potrà dare la possibilità di mettere a punto farmaci che rigenerino un cuore ormai incapace di nutrire il corpo, mandando in circolo troppo poco sangue.
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Scritto da Letizia Perugia
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Giovedì 06 Dicembre 2012 09:02 |
Quale sarà il futuro dei bambini in Italia? Secondo il terzo "Atlante dell'infanzia (a rischio)" presentato da "Save the Children" oggi i neonati vengono al mondo con 3.500.000 euro di debito pubblico a testa. Il quadro presentato non è molto confortante: secondo la fondazione 22 minori campani su 100 abbandonano gli studi superiori e si ritrovano con la sola licenza media, il 65,3% non ha letto neanche un libro e il 45% non usufruisce di Internet. Tutto questo è stato causato da fattori come la cr isi economica, il debito pubblico, la scarsità di asili nido, la miseria della spesa sociale per l'infanzia in alcune aree del paese, la mancanza di una politica per l'infanzia nazionale e organica e la pochezza del sostegno pubblico alle famiglie giovani. Dai dati risulta che sono quasi un milione e mezzo i bambini e ragazzi italiani che nascono e crescono vicino ad impianti siderurgici, chimici, petrolchimici, aree portuali, discariche urbane e industriali, non conformi o fuori controllo e altamente nocive.
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Scritto da Giulia Gori
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Mercoledì 05 Dicembre 2012 13:56 |
Attenzione alle patologie che portano all' infiammazione delle gengive. Non sottovalutare questa problematica può aiutare gli uomini a non incappare nei problemi di erezione o quanto meno a determinarne le cause. Infatti, gli uomini che presentano infiammazioni gengivali causate da patologie paradontali, rischiano di soffrire di problemi erettili tre volte di più rispetto a chi non ha problemi di questo tipo. Lo rivela uno studio turco condotto dall'Università di Inonu in Turchia e pubblicato su Journal of Sexual Medicine. Tanti sono i fattori che possono provocare problemi di disfunzione erettile e ora anche queste patologie rientrano nel campanello da allarme di cui deve tener conto il medico che ha in cura uomini con problemi di erezione. Anche depressione, stress, cattiva circolazione sanguigna e altri fattori fisici comportano problemi a livello sessuale maschile, tanto da coinvolgere ben 150 milioni di uomini nel mondo.
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Scritto da Letizia Perugia
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Martedì 04 Dicembre 2012 15:40 |
Un recente studio, condotto da un gruppo di ricercatori guidati da Timothy Roehrs, esperto di disturbi del sonno dell' Henry Ford Hospital di Detroit, dimostra che dormire dieci ore a notte, invece che le classiche otto, dia benefici per quanto riguarda il miglioramento della vigilanza durante lo stato di veglia e riduce lla sensibilità al dolore. Attraverso questo studio, pubblicato su Sleep, si è registrato che le ore di sonno hanno più effetto di 60 mg di codeina (un potente antidolorifico) per quanto riguarda la sensibilità al dolore ossia sopportiamo meglio il dolore se dormiamo di più. Questa ricerca ha esaminato 18 volontari sani assegnati in modo casuale a quattro "gruppi - sonno" differenti, variabili tra le 4 e le 10 ore di sonno per notte, e ne hanno monitorato le onde cerebrali, il movimento degli occhi, la frequenza cardiaca e il tono muscolare.
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Scritto da Carmela Pelaia
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Martedì 04 Dicembre 2012 10:10 |
Non si sa se la fine del mondo tanto preannunciata si avvererà, quello che è certo è il maltempo e le temperature da gelo che si stanno abbattendo sulla nostra penisola: lo hanno denominato Attila, sta provocando sbalzi di temperatura fino a dieci gradi. Per difendersi dal grande freddo non è importante solo coprirsi e scaldarsi, ma anche seguire una dieta adeguata.La Coldiretti ricorda che bisogna fare scorta di vitamine, di antiossidanti e di energia necessari a rinforzare il sistema immunitario e ad affrontare con le giuste armi l'ondata di freddo invernale, perché il dispendio calorico richiesto per mantenere la temperatura corporea stabile a 37 gradi è superiore al consueto, quando fuori fa freddo.
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