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Save the children avverte: bambini campani a rischio |
Benessere - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Giovedì 06 Dicembre 2012 09:02 |
Quale sarà il futuro dei bambini in Italia? Secondo il terzo "Atlante dell'infanzia (a rischio)" presentato da "Save the Children" oggi i neonati vengono al mondo con 3.500.000 euro di debito pubblico a testa. Il quadro presentato non è molto confortante: secondo la fondazione 22 minori campani su 100 abbandonano gli studi superiori e si ritrovano con la sola licenza media, il 65,3% non ha letto neanche un libro e il 45% non usufruisce di Internet.
Tutto questo è stato causato da fattori come la crisi economica, il debito pubblico, la scarsità di asili nido, la miseria della spesa sociale per l'infanzia in alcune aree del paese, la mancanza di una politica per l'infanzia nazionale e organica e la pochezza del sostegno pubblico alle famiglie giovani. Dai dati risulta che sono quasi un milione e mezzo i bambini e ragazzi italiani che nascono e crescono vicino ad impianti siderurgici, chimici, petrolchimici, aree portuali, discariche urbane e industriali, non conformi o fuori controllo e altamente nocive. Sembra che i bambini italiani saranno destinati a essere sempre meno nel prossimo futuro: nel 2030 ci saranno 10 milioni di minori, per un'incidenza pari al 15,4% e 1 su 5 sarà straniero. Saranno 60.000 le nascite in meno rispetto al 2011. I dati sulla cultura non sono migliori: la Campania è la regione con la più drammatica "disconnessione" socio-culturale tra i giovani: il 65,3 per cento non ha mai letto un libro, mai utilizzato un pc (43,7), mai Internet (45,1 per cento) e non ha mai praticato sport (40,4%) nel corso dell'ultimo anno. In territori avvelenati dalle mafie o dall'inquinamento, oltre 730 mila minori campani vivono in siti altamente inquinati, assediati dal cemento che continua a crescere. Negli ultimi 10 anni la superficie cementificata è cresciuta di almeno 8 punti in varie province di questa regione. Con questi presupposti è chiaro che ogni giorno le opportunità di lavoro per i giovani diminuiscono sempre di più. Un giovane su tre è disoccupato (+21 per cento la disoccupazione fra i laureati) nel nostro paese mentre cresce la popolazione inattiva, cioè over 64. Attualmente in Campania per 100 persone in età attiva ce ne sono circa 24 che non lavorano. Questo Atlante, di oltre cento pagine, include 77 mappe istantanee dell'universo bambini e giovani in Italia di qui al 2030. Queste possono essere usate come bussole per capire come ridare futuro a chi dovrebbe essere l'avvenire della nostra società e del nostro paese: i bambini e i giovani. |
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