Bambini -
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Scritto da Mary
Domenica 09 Aprile 2017 20:07
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![Leggi tutto...](/cache/multithumb_thumbs/b_200_150_16777215_0___images_stories_bambini_bambino_mangia_panino_enorme.png) La questione non è solamente estetica. I bambini italiani sono in sovrappeso o nei casi estremi, obesi. Ma nessuno si sconvolge, nessuno si sensibilizza. O, quasi nessuno. A ciò è ovviamente correlata la sedentarietà: i nostri bambini praticano poco sport. E dunque, ciò significa che sono poco educati alle discipline sportive. Si preferisce infatti che i bambini stiano a casa, davanti la tv, a mangiare merendine, dolci e caramelle. E tutto ciò si ripercuote in maniera negativa sulla loro salute. E c'è da stare attenti. Il troppo storpia, e fa male.
I dati delle ultime indagini testimoniano come il 31% degli italiani preferiscano una vita piuttosto sedentaria che porta all'obesità e al sovrappeso, e di questo 31% proprio una gran parte è rappresentata dai bambini ovvero il 20,9% che possono essere considerati in sovrappeso.
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Gravidanza -
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Scritto da Mary
Domenica 09 Aprile 2017 19:37
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![Leggi tutto...](/cache/multithumb_thumbs/b_200_150_16777215_0___images_stories_gravidanza_pancione.jpeg) Una donna che soffre d'ansia vive con altrettanta angoscia la possibilità che l’attacco di panico si manifesti in stato interessante. E, soprattutto, che compaiano i soliti, fastidiosi sintomi: sudorazione, tachicardia, perdita di lucidità e contatto con la realtà. Gli attacchi di panico in gravidanza sono infatti abbastanza frequenti causa il forte stress, gli sbalzi ormonali, la crisi d'identità.
Si tratta infatti di un momento di cambiamento momentaneo che non sempre è semplice da accettare. In questo contesto si sviluppano le crisi d'ansia, generalmente nella fase acuta della non accettazione della propria condizione. Quello della gravidanza è infatti cambiamento non da poco, un momento in cui la donna necessita di grande sostegno morale. È quindi importante starle vicino e darle grande conforto, che può essere certamente un ottimo inizio.
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Gravidanza -
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Scritto da Maria Rea
Domenica 09 Aprile 2017 19:15
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![Leggi tutto...](/cache/multithumb_thumbs/b_200_150_16777215_0___images_stories_gravidanza_maternita_aperto.gif) Si chiama Social egg freezing la pratica che permette di congelare gli ovociti femminili rimandando la maternità, per motivazioni non mediche. Ma sociali, appunto: per motivi di studio, per la carriera, per l’assenza di stabilità lavorativa, o semplicemente per la mancanza di un partner. Si mette “in pausa” la fertilità in attesa del momento giusto. Perché l’orologio biologico corre, e diventare mamma a 40 anni non è lo stesso che a trenta. In Italia lo fanno ancora in poche. Ma con l’età della prima gravidanza che si sposta sempre più avanti e il tasso di natalità in discesa costante, i numeri cominciano a crescere.
Le donne vengono sottoposte a un ciclo di stimolazione ormonale per la produzione di più follicoli, dopodiché avviene il prelievo degli ovociti. L’ideale, secondo gli esperti, è congelarli entro i 37 anni al massimo. Più si è giovani più se ne producono. E quindi se ne possono congelare di più, facendo aumentare poi la probabilità di una gravidanza futura. Il concepimento futuro tramite gli ovociti crioconservati dipende dal numero e dalla qualità delle cellule, connessi all’età e alla riserva ovarica della paziente al momento della raccolta.
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Bambini -
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Scritto da Maria Rea
Martedì 04 Aprile 2017 21:32
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![Leggi tutto...](/cache/multithumb_thumbs/b_200_150_16777215_0___images_stories_salute_autismo.jpeg) Lo smog è dannoso per l'organismo e, come confermano alcuni studiosi americani, proprio l’esposizione all’aria inquinata durante i nove mesi di gestazione, e soprattutto nel terzo trimestre, sembra avere una responsabilità nella comparsa dell’autismo. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Enviromental Health Perspectives e ha osservato 117 mila donne in gravidanza. Lo scopo era dedurre se l'esposizione prenatale allo smog potesse essere la causa di alcune patologie, in particolare dell' autismo.
Gli autori hanno analizzato, per tutto l’arco dei nove mesi, il loro livello di esposizione al PM 2.5. Si tratta di particelle microscopiche, con un diametro inferiore a 2,5 µm, costituite da fumo, polvere e minuscole gocce di sostanze liquide. Il PM 2.5 è uno dei componenti più pericolosi dell'inquinamentoatmosferico perché è in grado di arrivare in profondità nell’apparato respiratorio, ma anche in quello circolatorio e cardiovascolare.
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Scritto da Eva Forte
Giovedì 30 Marzo 2017 13:35
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