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Le donne sono più ansiose degli uomini |
Donna - Articoli | |||
Scritto da Letizia Perugia Giovedì 14 Novembre 2013 12:24 | |||
Che le donne siano per natura più ansiose non è solo un preconcetto culturale perchè ora, una ricerca dell’Isn-Cnr di Catanzaro in collaborazione con l’Irccs Fondazione Santa Lucia di Roma, dimostra che alla base di questa predisposizione potrebbe esserci una variante del gene 5-Httlpr (implicato nella regolazione della serotonina).
I ricercatori, guidati da Gianfranco Spalletta della Fondazione Santa Lucia, hanno realizzato uno studio sull’anatomia cerebrale di soggetti sani, hanno dimostrato come l’effetto di questa variante genetica a livello cerebrale sia molto influenzata dal sesso: le donne hanno una diversa regolazione e livelli di serotonina più alti rispetto agli uomini.
L’ansia ha come funzione fondamentale la segnalazione di situazioni pericolose o spiacevoli e lo fa attraverso le modificazioni fisiologiche prodotte dall’adrenalina che entra in circolo nel sangue. Se rientra in certi livelli, è necessaria perchè ci consente di affrontare situazioni temute e stressanti, ma se supera certi limiti, può diventare anche la base per lo sviluppo di disturbi quali attacchi di panico e fobie.
Le neuroscienze hanno recentemente dimostrato che esiste una predisposizione nell’essere ansiosi, una variante del gene 5-Httlpr, che regola l’espressione della serotonina e causa al soggetto portatore un aumento della quantità di questo neurotrasmettitore.
Questo modula i comportamenti emotivi della persona. L’obiettivo di questa ricerca era scoprire l’esatta interazione tra predisposizione genetica e sesso e studiare più a fondo le basi neurobiologiche dell’ansia, come spiega Antonio Cerasa, ricercatore dell'Isn-Cnr di Catanzaro.
Soprattutto si voleva capire se esiste un biomarcatore cerebrale implicato nella patologia affettiva. I ricercatori hanno scoperto che le donne portatrici della variante genetica che conferisce una dis-regolazione della serotonina sono più ansiose degli uomini e questa predisposizione si manifesta (a livello neurobiologico) con una anatomia altrerata di una regione chiave nella regolazione dell’emozione: l’amigdala.
Il ruolo di questa regione cerebrale è già noto in ambito clinico: pazienti con disturbi psichiatrici a base ansiosa (bulimia nervosa, disturbi antisociali) sono caratterizzate da alterazioni a livello anatomico e funzionale di quest’area.
Grazie ai risultati di questo studio si può ipotizzare che un giorno, non molto lontano, con un semplice esame del sangue e una risonanza magnetica, sarà possibile individuare le persone che possono avere una più marcata vulnerabilità allo sviluppo di comportamenti patologici.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista "Social Cognitive and Affective Neuroscience".
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