Segnaliamo una simpatica iniziativa realizzata dal Centro Medico Santagostino a Milano, che vedrà coinvolti i bambini e i loro genitori, per imparare giocando a lavarsi i denti, il 21 e 28 maggio, dalle 10:30 alle 11:30.

Lavarsi i denti bene fin da piccoli è molto importante per prevenire le carie e gli altri problemi legati all’igiene di denti e gengive. Il Centro Medico Santagostino, il primo progetto sanitario in Italia che coniuga qualità del servizio medico specialistico e prezzi contenuti per tutti i cittadini, organizza una divertente attività per bambini (5-11 anni) in piccoli gruppi nella colorata area bimbi del Centro per imparare giocando come si lavano i denti con l’aiuto del personale specializzato.

La colazione, questa sconosciuta. Molti italiani, a differenza dell'estero dove spesso il primo pasto della giornata è molto più che abbondante, scelgono di saltarlo completamente. Da qualche anno, però, gli studiosi hanno cominciato ad insistere sul fatto che la colazione, al contrario, è un pasto fondamentale, è il piede giusto con cui partire per una nuova giornata piena di impegni. Insomma, l'unico modo per non avere la luna storta.

Ad aggiungersi agli ormai unanimi consensi al pasto mattutino sono i medici partecipanti al 23esimo Congresso Nazionale dei Dietisti Andid che evidenziano come questo pasto sia fondamentale soprattutto per i bambini. Una colazione adeguata, infatti, inserita in una dieta sana, corretta e ben equilibrata, aiuterebbe a migliorare la memoria e l'attenzione, oltre agli effetti positivi sul metabolismo, contro il rischio di obesità infantile.

L'Osservatorio Nutrizionale Grana Padano, tramite una ricerca ha messo in luce che il 32% dei ragazzini italiani è in sovrappeso: per arrivare a queste conclusioni, gli esperti hanno analizzato stile di vita, peso e altezza di circa 2530 bambini e adolescenti di età compresa tra i 7 e 16 anni.

La ricerca, condotta su 48,5% femmine e 51,5% maschi (dei quali il 51% del Nord e 49% del Sud) ha messo in evidenza che la maggior parte dei ragazzini analizzati ha un indice di obesità viscerale maggiore di 0,5 , ciò comporta un rischio metabolico maggiore rispetto ai coetanei con valori inferiori: questo accumulo di grasso viscerale è più presente nei ragazzini del Sud rispetto a quelli del Nord (57,7% contro 42,3%) e nelle femmine rispetto ai maschi (51,6 % contro 48,4).

Uno spot della Fondazione Italiana Diabete Onlus, realizzato dall'agenzia Armando Testa per sensibilizzare a sostenere la ricerca con la raccolta del 5 per mille, sta facendo scalpore sia tra le associazioni che tra le famiglie che hanno bambini malati di diabete mellito di tipo 1: lo spot tanto criminalizzato raffigura un bambino diabetico nella sua normalità quotidiana ma diverso da tutti gli altri, in quanto porta una maschera da adulto che gli viene poi tolta dalla madre ( la ricerca), ma il piccolo però non ha un volto, questo perché non esiste ancora una cura per combattere la sua malattia.

In Italia circa 20mila persone, tra 0 e 14 anni, soffrono di questo tipo di diabete, con un'incidenza in forte aumento:Antonio Cabras, presidente della Federazione nazionale diabete giovanile, punta il dito contro quel volto deturpato dichiarando che questo tipo di immagini rischia di vanificare i tanti sacrifici fatti n 30 anni di attività.

Il latte materno è da tempo al centro di ricerche scientifiche che indagano sui benefici dell'allattamento al seno per i neonati. Studi internazionali sostengono che, oltre ad apportare vantaggi in termini di salute, il latte della mamma sia anche una garanzia per il futuro rendimento scolastico dei bambini, poiché influisce sullo sviluppo cerebrale dei neonati. Secondo una recente ricerca, pubblicata sulla rivista Archives of Disease in Childhood, i bambini allattati al seno per i primi 4 mesi di vita hanno il 30% in meno di probabilità di manifestare disturbi comportamentali, come ansia, iperattività o abitudine a rubare o dire bugie, in età scolare.

Lo studio, realizzato dall’Università d’Oxford su un campione di 9.500 bambini, nati tra il 2000 ed il 2001 e seguiti ad intervalli regolari fino al compimento di 5 anni, momento in cui i loro genitori, sono stati intervistati con un questionario per valutare il comportamento dei figli. L’analisi dei dati ha mostrato, come il 16% dei bambini nutriti con il latte artificiale, presentava problemi comportamentali, rispetto al 6% di quelli allattati al seno, ma quando sono stati presi in considerazione anche fattori sociali ed economici, la riduzione del rischio all’età di 5 anni per coloro che erano stati allattati al seno, era del 30%.