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Uno spot mostra i bambini diabetici: è subito polemica |
Bambini - Articoli |
Scritto da Maria Ida Longo Venerdì 13 Maggio 2011 07:58 |
Uno spot della Fondazione Italiana Diabete Onlus, realizzato dall'agenzia Armando Testa per sensibilizzare a sostenere la ricerca con la raccolta del 5 per mille, sta facendo scalpore sia tra le associazioni che tra le famiglie che hanno bambini malati di diabete mellito di tipo 1: lo spot tanto criminalizzato raffigura un bambino diabetico nella sua normalità quotidiana ma diverso da tutti gli altri, in quanto porta una maschera da adulto che gli viene poi tolta dalla madre ( la ricerca), ma il piccolo però non ha un volto, questo perché non esiste ancora una cura per combattere la sua malattia.
In Italia circa 20mila persone, tra 0 e 14 anni, soffrono di questo tipo di diabete, con un'incidenza in forte aumento:Antonio Cabras, presidente della Federazione nazionale diabete giovanile, punta il dito contro quel volto deturpato dichiarando che questo tipo di immagini rischia di vanificare i tanti sacrifici fatti n 30 anni di attività. La Federazione quindi, ha segnalato lo spot al ministro per le Pari opportunità, a quello delle Politiche sociali, al Garante per l'infanzia e a quello per la concorrenza e il mercato, pregandoli di intervenire: per le famiglie questo tipo di immagine rappresenta un messaggio fuorviante, perché darebbe una immagine falsa del quotidiano dei bambini affetti da questa malattia. Nicola Zeni, presidente della Fondazione Italiana Diabete, che ha voluto lo spot, dichiara che non si sarebbe mai aspetto tante polemiche e con l'aiuto di Gian Armando Testa, coautore dello spot, cercano di spiegare che quel tipo di immagine vuole rappresentare la difficoltà dei bambini nell'affrontare la malattia e che a causa di questa e delle cure che essa comporta, sono costretti purtroppo, a diventare adulti prima degli altri: la maschera che viene tolta rappresenta una speranza data dalla ricerca. Il messaggio vuol essere una spallata per far capire che il diabete è una malattia subdola e difficile e ce è una delle principali cause di morte nel mondo: Oliviero Toscani invece difende lo spot spiegando che nella comunicazione c'è semplicemente la fotografia di una realtà che ci circonda che è lo specchio del mondo reale. Insomma, c'è chi è pro e c'è chi è contro: intanto i genitori dei bambini malati di diabete si dicono umiliati per queste immagini, inoltre, vedono la loro fatica di far vivere una vita più normale possibile e senza il peso della malattia ai loro figli: quel tipo di immagine li rende mostri e un bambino non è capace di cogliere pienamente il messaggio che gli autori vorrebbero dare. |
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