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Scritto da Eva Forte
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Lunedì 19 Settembre 2011 13:08 |
Un lieve sfarfallio nel grembo materno per dire: sono qui. È così, dolcemente, che una nuova vita che nasce comunica la propria presenza. Si tratta di una straordinaria avventura, un viaggio intenso e coinvolgente per le neomamme e i neopapà durante il quale è piacevole concedersi qualche coccola in più. Gli abbracci più avvolgenti arrivano da strutture del wellness che propongono speciali trattamenti per prendersi cura della nuova famiglia. Vi proponiamo oggi una selezione dei centri e degli hotel che preparano pacchetti ad hoc per le future e le neo mamme, pensati per tutta la famiglia e anche per il neonato. Un modo rilassante per tutti per spezzare anche il ritorno alla quotidianità lavorativa.
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Scritto da Martina Paolucci
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Lunedì 12 Settembre 2011 09:00 |
Contro le tante notizie che decantano il vino e ne consigliano un uso moderato dopo la menopausa per garantirsi una vita longeva, arrivano altrettanti studi che lo vietano categoricamente alle future mamme. Il nuovo allarme giunge dal primo studio italiano in materia di danni arrecati al nascituro a causa del consumo di alcol durante il periodo della gravidanza. A quanto sostengono gli autori della ricerca, coordinata dall'Istituto Superiore di Sanità, l'uso di alcol (in qualsiasi forma) può comportare al bambino rischi di ritardo mentale o di disturbi comportamentali. I risultati dello studio sono stati presentati in occasione della prima giornata internazionale della consapevolezza sulla sindrome feto-alcolica. Il problema, sottolineano gli esperti in materia, è che molte donne, nonostante i consigli e le tante direttive dispensate in materia, sembrano trascurare i propri doveri di madri e lasciarsi andare al piacere di un buon bicchier di vino, senza davvero rendersi conto del danno che possono arrecare al loro bambino.
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Scritto da Angela Messina
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Giovedì 08 Settembre 2011 14:52 |
Assumere farmaci in gravidanza è sempre un problema ed è consigliato di rivolgersi al medico per non mettere a rischio il benessere del bambino. Da tempo l'uso di antinfiammatori non steroidei è controindicato in gravidanza, sia nel primo trimestre che nel resto e uno studio eseguito dall'Università di Montreal e pubblicato sul Canadian Medical Association Journal ha rilevato, su un gran numero di donne, un rischio di aborto maggiore se avevano assunto l' ibuprofene. Il più alto rischio si è verificato con l'uso del diclofenac, potente analgesico e antinfiammatorio. Per la loro caratteristica di inibire le prostaglandine, mediatori dell'infiammazione, ma anche ormoni ad azione localizzata, questi farmaci sono stati imputati sia di provocare malformazioni che di provocare complicanze se assunti presso il termine, nei confronti della circolazione del bambino e del normale svolgimento degli eventi che danno luogo al travaglio e al parto.
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Scritto da Martina Paolucci
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Mercoledì 07 Settembre 2011 13:00 |
Una notizia di qualche tempo fa ci spiegava come la scelta dello shampoo potesse influire sulla nostra forma fisica, essendo addirittura causa di un eventuale aumento di peso. La colpa veniva attribuita agli ftalati, sostanze chimiche che vanno ad interferire con l'azione di alcuni ormoni generando squilibri al nostro organismo. Gli ftalati possono essere trovati nella plastica dei giocattoli, in alcuni prodotti cosmetici e in altri prodotti domestici. Il nuovo allarme in merito a queste sostanze giunge da uno studio effettuato dal Columbia Center for Children's Environmental Health, pubblicato dalla rivista Environmental Health Perspectives. Questo studio, primo sull'argomento, si è posto fin da subito l'obiettivo di capire se ci fosse un legame tra l'esposizione dei bambini quando ancora cullati nel ventre della mamma agli ftalati ed eventuali successivi problemi motori e di sviluppo del cervello.
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Scritto da Angela Messina
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Mercoledì 31 Agosto 2011 17:52 |
La gravidanza, pur essendo un periodo bellissimo nella vita di ogni donna, mette a dura prova il corpo della futura madre e per un cuore malato tale sforzo talvolta può essere fatale, anche se le troppe morti accadute negli ultimi tempi non sono giustificabili. Questo è l’allarme lanciato dalla Società europea di cardiologia (Esc), che nel corso del proprio congresso annuale a Parigi, ha presentato i risultati del registro appositamente attivato su questo tema. Il registro Esc ha iniziato a raccogliere dati nel 2008 e ha coinvolto 60 centri in 28 Paesi per un totale di oltre 1.300 donne arruolate, di cui 869 con problemi congeniti. Stando alle rilevazioni i tassi di decesso sono 100 volte più alti del normale nelle madri e 10 volte più elevati nei feti. Periodi particolarmente delicati risultano quelli tra la 28° e la 34° settimana, durante il travaglio e immediatamente dopo il parto, quando il cuore è sottoposto al massimo sovraccarico fisiologico. Le ragioni del fenomeno non sono del tutto note ma è urgente intensificare la ricerca in questo campo. Le ragioni di questa crescita, spiega Nicola Surico, presidente della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo), sono «in primo luogo l’età della madre sempre più avanzata; inoltre il fatto che le donne, come la popolazione generale, sono sempre più obese, ipertese e diabetiche».
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