A New York è stato divulgato il rapporto 'Trends in maternity mortality: 1990-2010' redatto dalle agenzie Who, Unicef e Unfpa che si occupano di sanità, bambini e popolazione: i risultati sono molto incoraggianti, negli ultimi vent'anni le donne decedute a causa di complicazioni durante la gravidanza e il parto sono passate da 543 mila a 287 mila.

La prevenzione e l'accesso alle cure hanno reso possibile questo miglioramento sociale, ma non bisogna diemnticare che si registra ancora un decesso ogni due minuti.

Iniziare una gravidanza in sovrappeso mette a rischio non solo la salute della gestante, ma anche del nascituro, che da adulto, sarà più esposto a malattie quali ipertensione, iperglicemia e colesterolo alto. Il legame fra peso della madre durante la gravidanza e tali malattie è emerso da uno studio frutto della collaborazione tra L'Università Ebraica di Gerusalemme (Israele) e L'Università di Washington (Seattle, Usa), pubblicato sulla rivista Circulation.

La ricerca si è svolta prendendo in considerazione lo stato di salute di 1.400 persone nate a Gerusalemme tra ul 1974 e il 1976; lo studio ha rilevato che al compimento del trentaduesimo anno di età i figli delle donne in sovrappeso tendono, a loro volta, ad avere significativi problemi di linea, ad avere un girovita più largo, una pressione sanguigna (sia minima, sia massima) più alta e livelli di insulina e di trigliceridi più elevati.

In occasione della Festa della Mamma è stata lanciata sul mercato una nuova App gratuita per iPhone che aiuta le mamme a gestire meglio la propria gravidanza: ogni momento dell'attesa può essere monitorato in tempo reale, con ecografie, lista degli esami, registro contrazioni, numero di calci del bambino.

E' un modo per consentire alle donne in dolce attesa di vivere in maniera più serena la gravidanza, senza ansie e preoccupazioni tipiche di questo periodo. I monitoraggi instaurano anche un dialogo tra il ginecologo e la mamma.

Succede a Napoli, dove una signora di 58 anni mette al mondo tre gemelli grazie alla tecnica della fecondazione assistita. La neo mamma, piena di gioia, manda un messaggio alle donne che cercano di avere un figlio in tutti i modi e dice di non arrendersi, perchè i sogni si possono realizzare, come il suo.

Dopo 15 anni di attesa e un primo tentativo fallito, la donna e il marito hanno provato nuovamente e con il secondo tentativo, effettuato in Grecia, l'impianto di tre ovuli è andato bene e sono nati Alessandro, Adriano e Giovanna.