La malattia da cui era affetto non gli farà più paura. Mohamed, che sta per compiere 7 anni, è salvo grazie al fratellino appena nato che gli ha donato le cellule staminali del cordone ombelicale che gli ha regalato la vita. Il piccolo Mohamed, di origine tunisina, soffriva di una rara malattia genetica che non gli permetteva di generare cellule sanguinge e, di conseguenza, gli impediva la creazione di qualsiasi difesa immunitaria.

Finora Mohamed aveva potuto vivere solo grazie alla cure somministrate nel reparto di Oncoematologia Pediatrica dell'Ospedale San Matteo di Pavia. Il 24 gennaio, poi, è arrivata la buona notizia: Adams, il fratellino appena partorito dalla mamma, è una donatore compatibile.

La firma del protocollo d'intesa tra l'Esercito Italiano e l'Istituto Pediatrico Giannina Gaslini è avvenuta lo scorso 22 luglio, presso il Palazzo Patrone di Largo Zecca, sede del Comando Militare Esercito Liguria. L'accordo si pone come obiettivo lo snellimento delle pratiche di accesso a prestazioni specialistiche ed eventuali ricoveri a favore dei figli di militari appartenenti al corpo italiano, sia in servizio che, attualmente, in congedo.

L'accordo prevede, inoltre, l'istituzione di un centro di coordinamento che sarà rappresentato dalle strutture del Comando Militare Esercito Liguria che andrà a collaborare con l'Istituto Pediatrico per una eccellente offerta di prestazioni e servizi sanitari ai figli dei militari. A siglare l'accordo, il Comandante Col. Alfonso La Franca e il Prof. Vincenzo Lorenzelli, Presidente dell'istituto ligure.

A lanciare l'allarme è il Ministro della Salute Ferruccio Fazio: a quanto dicono gli esperti, sottoporre i bambini a troppi esami diagnostici come le TAC può aumentare il rischio, in futuro, di riscontrare un tumore. Quello che il Ministro ha osservato è che il legame tra esami diagnostici e insorgenza del cancro si sta facendo sempre più evidente soprattutto, appunto, quando effettuati in età pediatrica.

Le dichiarazioni del Ministro Fazio, diffuse da una nota ministeriale, non vogliono ammonire medici e genitori che sottopongono i bambini a esami, ma mirano a evitarne di superflui. Come le terapie farmacologiche e cure invasive possono risultare controproducenti e quindi da dosare con cura, così esami come le TAC andrebbero utilizzati solo in caso di vera necessità.

"Tenere lontano dalla portata dei bambini" è un avvertimento sempre riportati nei prodotti che potrebbero ucciderli in caso di ingerimento, ma spesso altrettanto trascurato. L'attenzione con i bambini non è mai troppa, soprattutto se piccoli e incapaci di distinguere ciò che è sano da ciò che proprio non lo è.

In questo caso, a rischiare la vita è stato un bambino friulano di quasi 2 anni che ha ingerito del detergente per i vetri, quello contenente anche l'antigelo, rischiando l'avvelenamento e la morte. Ricoverato prontamente all'Ospedale di San Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone, è stato salvato grazie ad un antidoto messo a disposizione dal personale medico dell'Ospedale Sant'Anna di Ferrara.