In Italia più di 50 bambini all'anno, uno a settimana, perdono la vita per l'ostruzione delle vie aeree, la fascia più colpita è quella dei bambini dai 12 ai 36 mesi, ma i rischi ci sono anche nei primi mesi di vita.

 

Per prevenire la morte da soffocamento basta conoscere semplici manovre da saper utilizzare al momento del bisogno, sono i suggerimenti dell'Associazione Trenta Ore per la Vita Onlus che per aiutare i genitori e tutti coloro che sono a contatto con i bambini, lanciano online un corso sulle manovre di disostruzione in età pediatrica: da oggi bastano un pc o tablet e una connessione internet per proteggere la vita dei bambini.

 

Nel patrimonio genetico che la madre trasmette ai figli c'è anche il Dna dei batteri che abitano nel suo organismo, lo hanno scoperto, nei topi, alcuni ricercatori della Washington University School of Medicine di St. Louis, coordinati da Thaddeus Stappenbeck ed Herbert W. Virgin, come spiegano in uno studio, pubblicato sulla rivista "Nature". 

 

La scoperta permette di capire meglio il modo in cui molte malattie possono essere influenzate dalla genetica: alcuni batteri che vivono dentro il nostro corpo non sono dannosi e spesso producono dei benefici per l'organismo, possono influenzare aspetti come il peso e il comportamento. 

 

Lamentele a destra e a sinistra, strutture carenti, poca assistenza sul lavoro: è tutto vero, nel nostro Paese. Quanto affermato però passa in secondo piano di fronte alle emozioni e al buon umore. Come confermano i dati ISTAT del 2013 infatti, in Italia le mamme vivono meglio che in altri Paesi.

Grazie a famiglia e amici, quando è carente lo stato, l’assistenza arriva ugualmente e più di 2 milioni di donne si sentono coccolate e curate quanto basta nei nove mesi della gravidanza. L’ambiente che circonda le neomamme, in Italia, è premuroso e sereno, forse anche troppo perché l’eccesso di attenzioni che esse ricevono durante la gravidanza e nei primi tre mesi dopo il parto poi scemano lasciandole in preda alle paure del “dopo”.

Lo stress eccessivo in gravidanza potrebbe indurre le gestanti ad assumere una quantità maggiore di cibo, compromettendo in questo modo la salute del bebè. A confermarlo è una ricerca condotta dall'Università di Cambridge. 

In seguito a condizioni stressanti, l’organismo secerne maggiori quantità di ormoni legati allo stress che agiscono sulla regolazione del metabolismo dei carboidrati sia negli adulti che nel feto. Gli autori della ricerca hanno dunque indagato in che modo questi ormoni, se presenti nella madre in gravidanza, possano influenzare la quantità di glucosio trasmesso al proprio figlio tramite placenta.

Un adeguato apporto di acido folico per integrare i livelli di vitamina b è sicuramente fondamentale per ridurre il rischio che i nascituri risultino affetti da problemi del tubo neurale, come la spina bifida: in particolare durante le prime 10 settimane di gravidanza.

Sacile (Pordenone).- "Voce donna" è il nome dello sportello che verrà inaugurato il prossimo 26 febbraio nella Casa del volontariato ospitata all'interno del complesso ospedaliero di via Ettoreo. Andrà ad aggiungersi agli altri due sportelli (amministratori di sostegno e “Cerco casa”) già operativi in collaborazione con l’Ambito distrettuale. Gli sportelli saranno aperti il giovedì.

Dunque, parliamo di un'iniziativa che ha l'obiettivo di aiutare e sostenere le donne che suiscono violenza o maltrattamenti. Come spiega il presidente della Casa del volontariato Mara Pasin, si tratta di "Un servizio che si aggiunge alle altre attività della Casa del volontariato, sempre più esempio di accoglienza, apertura, sinergia con tante realtà presenti sul territorio. Questo rende la nostra Casa veramente un fiore all’occhiello per tutta la comunità sacilese".

Nessuna controindicazione per i viaggi in aereo durante la gravidanza. A confermarlo sono i ricercatori del Royal College of Obstetricians and Gynaecologists di Londra, che in un vademecum rivolto alle donne in dolce attesa, precisano che non ci sono motivi per credere che durante la gravidanza volare sia pericoloso.

Gli studiosi precisano che le radiazioni ionizzanti emesse dal “body scanner” durante i controlli di sicurezza non rappresentano un rischio per mamma e bambino, perché la dose associata a due o tre scansioni risulta inferiore a quella ricevuta durante due minuti di volo. Inoltre, viene assorbita dal corpo della madre e arriva solo in dosi minime al feto. Anche le dosi di radiazioni cui il nascituro potrebbe essere esposto durante il volo non appare significativo, a meno che i viaggi siano frequenti e di lunga durata.

Potrebbe capitare che durante la gravidanza le future mamme abbiano la tosse. E allora qualcuna si preoccupa. E' pericolosa? Cosa assumere se è forte? Cosa comporta? Le preoccupazioni sono rivolte al piccolo che sta per nascere. Vediamo un po' quali rischi si possono correre.

I sintomi come la tosse non vanno, ovviamente, sottovalutati quando si è in dolce attesa: è durante questi 9 mesi, infatti, che non è possibile ricorrere a molti farmaci per ovvi motivi. La tosse può essere sia grassa che secca, ma i disturbi provocati sono simili ed è sempre consigliabile curarla il prima possibile per evitare rischi per il bimbo o che si trasformi in influenza con febbre.

Chi desidera avere un bambino deve fare attenzione anche all'alimentazione: questa può fare la differenza, favorendo il concepimento. Nella fase dell'ovulazione è meglio mangiare alimenti ricchi di inositolo, la vitamina B7 contenuta nei fagioli, riso, lenticchie, melone cantalupo, agrumi, noci e semi, che migliorano la qualità degli ovociti.  

 

Questi sono i suggerimenti di un'esperta di fertilità inglese, Zita West, nel volume "Eat yourself pregnant", che si occupa di nutrizione e concepimento. Zita West, ostetrica, nutrizionista, agopunturista, da molti anni aiuta le coppie che desiderano avere un figlio con metodi che uniscono l'antica saggezza delle medicine alternative alle più aggiornate tecnologie mediche.

 

Nei centri Usa per la fecondazione assistita iniziano le richieste per bimbi “su misura”, ossia con caratteristiche particolari come l'attitudine allo sport o l'orecchio musicale, lo ha affermato durante il convegno “The new era of Pgs application” a Roma, Richard Scott della divisione di Embriologia riproduttiva della Rutgers University.

 

Scott ha dichiarato che sono andati da lui dei genitori che volevano un figlio giocatore di basket o una figlia con quoziente intellettivo maggiore di 200, ognuno di questi tratti dipende da decine di geni, ci vorrebbero migliaia di embrioni per selezionarne uno, quindi non è possibile dal punto di vista tecnico.