Concepimento -
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Scritto da Eugenia Porcu
Venerdì 08 Aprile 2011 14:05
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Primato di casi per infertilità ai maschi milanesi. Le cause sembrano da addebitarsi ad inquinamento, alimentazione scorretta, fumo e alcool e comportamenti sessuali rischiosi. Il Professor Giovanni Maria Colpi, coordinatore regionale SIAMS (Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità), infatti, afferma che da indagini scolastiche la maggioranza di ragazzi non usa il preservativo, con il 25% di questi che contrae infezioni, e il 12,5% che contagia la partner. I dati raccolti parlano di migliaia di malattie andrologiche nascoste: varicocele, problemi testicolari, infezioni, tumori, disturbi di erezione e eiaculazione. Al centro del convegno proprio questo tema " La prevenzione andrologica del giovane: un obbiettivo strategico nazionale" . Nel 2010 solo 2 giovani su 10 sembra essersi rivolto ad uno specialista per controlli. Si cerca invece informazioni su internet per migliorare la sessualità con farmaci e cure fai da te, con autoprescrizione di medicinali , che possono causare controindicazioni con gravi effetti collaterali, non risolvendo la situazione e precludendo all'esperto la possibilità di trovare la patologia giusta e poterla risolvere con terapie mirate al problema.
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Benessere -
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Scritto da Angela Messina
Giovedì 07 Aprile 2011 16:00
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L 'OMS Europa lancia un allarme: la resistenza ai farmaci sta diventando sempre più grave e molte infezioni non si possono più curare con facilità: richiedono trattamenti prolungati e costosi ed espongono a un maggiore rischio di morte. Inoltre, meno del 5% dei farmaci attualmente in sperimentazione è composto da nuovi antibiotici. Grazie all’uso dei farmaci antibiotici, siamo arrivati a combattere malattie come la meningite batterica, forme di polmonite che erano considerate fulminanti in altre epoche; la mortalità generale della popolazione è diminuita e si è allungata la vita media anche grazie agli antibiotici che non vanno criminalizzati, ma vanno usati correttamente: prima di tutto va ricordato che agiscono solo sui batteri e che questi alla lunga tendono a modificarsi per adattarsi al medicinale per sopravvivere. Questi gli esempi più comuni su cui riflettere al momento, ma l’Oms punta l’indice anche e soprattutto su problematiche più vaste: ogni anno 25.000 persone, solo nella zona dell’Unione Europea perde la vita per infezioni da batteri antibiotico-resistenti e nella maggior parte dei casi il contagio avviene nelle strutture ospedaliere e sanitarie. Non solo: gli antibiotici vengono usati anche negli animali destinati all’alimentazione. I loro organismi sviluppano batteri che si modificano geneticamente per resistere a tali farmaci ed entrano nella catena alimentare arrivando all’uomo.
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Benessere -
Articoli
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Scritto da Angela Messina
Giovedì 07 Aprile 2011 14:37
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Meditare, così come agisce in maniera positiva sul benessere della persona, può alleviare i dolorosi sintomi di una malattia in fase terminale. Tale osservazione è stata riscontrata durante uno studio effettuato da Fadel Zeidan e pubblicato sulla rivista Journal of Neuroscience. Dopo una sperimentazione condotta su 15 volontari, è emerso che coloro che avevano utilizzato soltanto la meditazione per superare il dolore nel 99% dei casi avevano ottenuto risultati positivi. I dati necessari a comprendere l’effetto sul dolore e sul cervello della meditazione sono stati acquisiti per mezzo di una speciale risonanza magnetica per immagini, sia prima che dopo le sessioni. Per misurare invece l’effetto che la meditazione aveva sul dolore, ai volontari è stato provocato del dolore per mezzo di un dispositivo che produceva calore.La scansioni eseguite dopo le sessioni di meditazione hanno mostrato che tutti i rating dolorifici erano ridotti in una misura che variava dall’11 per cento al 93 per cento.
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Gravidanza -
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Scritto da Eva Forte
Mercoledì 06 Aprile 2011 14:08
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I ginecologi prestano moltissima attenzione al peso della gestante e all'aumento ponderale durante i nove mesi della gravidanza. La futura mamma, infatti, non deve aumentare troppo e prendere eccessivi chili che possono gravare sulle proprie condizioni e sullo sviluppo del bambino. Ma se già si arriva in eccessivo sovrappeso al fatidico test positivo?
L'ideale, in caso di desiderio di maternità, sarebbe proprio dimagrire prima ancora di cominciare la ricerca del bebè, perché l'obesità nella gestante aumenta notevolmente il rischio di mortalità fetale e infantile, quasi a raddoppiare i casi che avvengono in caso di normopeso. A dimostrazione di questo, uno studio realizzato dall’equipe di Ruth Bell della Newcastle University in Gran Bretagna, con un'analisi su ben 40.932 gravidanze svolta in due anni. Attenzione però, se si arriva in sovrappeso bisognerà avere una corretta alimentazione, e deve essere bandita ogni dieta dimagrante durante i 9 mesi.
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