Omega 3, Omega 6, grassi buoni, che il pesce fosse un toccasana per il nostro corpo non è di certo una novità. Ma come ci segnalano da inGusto.it, mangiare pesce aiuta anche a mantenere vivo il cervello, proteggendolo così da diverse patologie, tra le quali l'insidioso Alzheimer.

Secondo i ricercatori dell'Università di Pittsburgh, autori della ricerca, infatti, mangiare pesce almeno una volta a settimana, riduce di ben 5 volte il rischio di ammalarsi di Alzheimer, aiutando a mantenere l'originario volume della materia grigia del nostro cervello.

Sull'autobus, in aeroporto, nelle sale d'attesa, al parco, dovunque è probabile vedere un uomo con il portatile sulle gambe. Questa abitudine, che si sta consolidando sempre di più, a lungo andare potrebbe indebolire la qualità dello sperma.

A sostenerlo, uno studio spagnolo condotto dalla Nascentis Medicina Reproductiva di Cordoba, secondo cui ci sarebbe una relazione fra linfertilità maschile e l'uso prolungato del wireless nei computer portatili.

Sarà la maggiore dimestichezza con l'apparato, sarà la più immediata risposta ottenuta, fatto sta che i giovani preferiscono cercare le risposte alle proprie domande in merito a salute e malattie su Internet, prima di cercare su carta stampata o tv.

A tracciare il quadro è l'indagine "L'informazione medico-scientifica nell'era digitale", realizzara da Eikon Strategic Consulting.

Festeggiava i suoi 18 anni, ma a pagarne le spese è stato il suo fegato, ora sostituito da quello di un donatore. Protagonista della vicende è un ragazzo appena diciottenne di Cattolica, che durante la festa per il suo compleanno ha deciso di provare l'avventura dell'Mdma, che gli ha provocato un'epatite fulminante.

Salvato per un soffio, spiegano i medici dell'ospedale Sant'Orsola di Bologna, dove il giovane è stato operato, lunedì, dopo 2 giorni di coma.

Cellulare sì, cellulare no, eterna la diatriba tra chi sostiene che le onde elettromagnetiche del cellulare siano la causa di molte malattie e chi, invece, li assolve da qualsiasi accusa. Un punto a favore dei primi è stato segnato, ieri, dalla trasmissione di Rai 3, Report, condotta dalla giornalista Milena Gabanelli, presentatasi in studio con il braccio ingessato.

L'inchiesta domenicale è partita dal fatto che gli studi sull'argomento nella maggior parte dei casi, sono finanziate dagli stessi produttori di cellulari, il che mette in dubbio la veridicità delle conclusioni.