Sull'autobus, in aeroporto, nelle sale d'attesa, al parco, dovunque è probabile vedere un uomo con il portatile sulle gambe. Questa abitudine, che si sta consolidando sempre di più, a lungo andare potrebbe indebolire la qualità dello sperma.

A sostenerlo, uno studio spagnolo condotto dalla Nascentis Medicina Reproductiva di Cordoba, secondo cui ci sarebbe una relazione fra linfertilità maschile e l'uso prolungato del wireless nei computer portatili.

I ricercatori hanno condotto uno studio che è stato pubblicato sulla rivista medica Fertility and Sterility. Per giungere alle loro conclusioni, hanno analizzato lo sperma di 29 uomini sani, di età compresa tra i 26 e i 45 anni. Gli uomini sono stati separati in due gruppi: quelli di un gruppo sono stati messi sotto un pc portatile connesso a internet tramite Wi-Fi e impegnato in un download; quelli dell’altro gruppo, invece, sono stati tenuti a distanza, ma con la stessa temperatura.

Dopo quattro ore, il 25% degli spermatozoi degli uomini sotto al portatile non si muoveva più, contro il 14% degli spermatozoi degli uomini dell’altro gruppo. Inoltre, il 9% degli spermatozoi esposti al Wi-Fi ha presentato dei danni al DNA, tre volte di più rispetto a quelli dell’altro gruppo.

Conrad Avendano, che ha guidato lo studio, ritiene che il problema principale sia costituito dalle onde elettromagnetiche. Il dottore sostiene che dai dati raccolti si desume che utilizzare un portatile connesso a internet tramite Wi-Fi e messo vicino agli organi riproduttivi maschili può diminuire la qualità degli spermatozoi. Avendano precisa anche che non si sa se questo esito sia dato da tutti i portatili connessi a internet senza fili o se ci siano altre condizioni da considerare.