La stagione invernale è ormai alle porte e infatti pochi giorni fa è stato isolato il primo caso di influenza. Cosa fare per proteggerci da raffreddori, mal di gola e acciacchi di stagione?

La soluzione è molto più semplice di quanto si possa immaginare, basta seguire un'alimentazione basata su alimenti che aumentano la resistenza del nostro fisico all'attacco di virus influenzali e parainfluenzali tipici dell'inverno.

Dire addio ai chili di troppo senza fare troppa fatica è il sogno di tutti e a breve, secondo i ricercatori della Syracuse University, potrebbe arrivare uno chewingum che aiuta a perdere peso.

Un gruppo di scienziati, guidati dal chimico Robert Doyle, ha dimostrato nel corso di uno studio pionieristico, che l'ormone della sazietà, quello che aiuta le persone a sentirsi piene dopo i pasti, può essere rilasciato nel flusso sanguigno per via orale.

È uno dei principi più diffuso nei farmaci, tipico soprattutto del periodo invernale, quando le basse temperature, pioggia e vento, mettono ko il nostro organismo a suon di febbre, tosse e raffreddore. 

Ora, però, è accusato dai ricercatori dell'Università di Edimburgo, in Scozia, di causare overdose, accidentali, in caso di sovradosaggio.

I colleghi di inGusto ci segnalano una notizia importante sulla celiachia, un'intolleranza alimentare che interessa l'1% della popolazione italiana, sia che si tratti di adulti o bambini. Considerando i numeri della popolazione italia, 60.340.328, il numero dei celiaci si aggira intorno a 600.0000 contro i 122.482 effettivamente diagnosticati e censiti.

Stando ai dati dei soli pazienti ufficialmente censiti, si scopre che in soli 4 anni le persone colpite da questa intolleranza alimentare sono più che raddoppiate, passando dalle circa 64 mila del 2007 alle oltre 122mila del 2010. Mentre nell'ultimo anno l'incremento si aggira intorno al 10%.

Quando le nonne si lasciano sfuggire il solito consiglio da frase fatta "non prendere troppe medicine", forse andrebbero ascoltate. La dimostrazione giunge dal rapporto di sorveglianza dell'Ecdc e dell'Istituto Superiore di Sanità. 

Questo rapporto, infatti, mostra come la resistenza agli antibiotici, tanto in Italia quanto nel resto d'Europa, sia aumentata drasticamente, probabilmente proprio a causa di un ricorso sregolato al medicinale prima che a riposo, attenzione e, magari, rimedi d'un tempo.