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Parkinson? Responsabili alcuni agenti chimici |
Benessere - Articoli |
Scritto da Martina Paolucci Martedì 15 Novembre 2011 10:00 |
Il Parkinson è, insieme all'Alzheimer, una malattia altamente invalidante e, soprattutto degenerativa. Da anni si lotta per identificare le cause di queste malattie e, ogni tanto, si fanno passi avanti incoraggianti.
Uno di questi è stato compiuto da un gruppo di ricerca internazionale, guidato dal Samuel Goldman, del Parkinson's Institute di Sunnydale, in California. I ricercatori, infatti, hanno riscontrato un rischio 6 volte maggiore di contrarre il Parkinson nelle persone esposte prolungatamente al tricloroetilene (TCE). Il tricloroetilene è un agente chimico, utilizzato nelle industrie come sgrassante. La ricerca, pubblicato su Annals of Neurology, ha preso in considerazione 99 coppie di gemelli omozigoti, quindi identici, scelte perchè almeno uno dei due soffriva di Parkinson. Studiando l'esposizione di questi individui a sei sostanze chimiche, tra cui il tricoloroetilene, hanno riscontrato un rischio nettamente superiore di contrarre la malattia in coloro che erano stati esposti per lunghi periodi all'agente chimico. Inoltre, secondo gli studiosi anche altre due sostanze, il percloroetilene e il tetracloruro di carbonio, il primo usato per il lavaggio a secco e per sgrassare, il secondo per la produzione di refrigeranti, possono indurre un rischio significativo di sviluppare la patologia. Nessun problema, invece, con l'n-esano, il toluene o lo xilene, le altre tre sostanze analizzate nello studio. |
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