Grazie a uno studio condotto su 160 ambulatori di medici di base e 1600 pazienti si è visto come il dilagare della depressione tra i cittadini italiani stia aumentando. Ben 1 italiano su 4, infatti, è a rischio di depressione. Una patologia che, inoltre, coinvolge molte più donne che uomini.

Durante il congresso nazionale della Società di Neuropsicofarmacologia a Cagliari, di cui abbiamo già parlato ieri,  sono stati presentati i risultati dello studio, e prospettano un aumento di persone interessate del 10% in più entro il 2020.

Ieri ha preso il via la campagna Nastro Rosa per la prevenzione del tumore al seno. Ad organizzare questo progetto, la Lega Italiana per la Lotta ai Tumori con la partecipazione di Regione Liguria. Il Palazzo di Piazza de Ferrari è stata decorato per l'occasione con tante bandiere rosa per promuovere la campagna e il simbolo della stessa.

Il progetto durerà fino a tutto il mese di ottobre, prevedendo visite gratuite al seno presso il poliambulatorio della Lilt di via Caffaro. Inoltre sono previsti spettacoli teatrali e letture di Poesia.

Scilla e Fabrizia Ruffo di Calabria, Isabella Gaetani d'Aragona, Marta Ferri, Carolina Salvati, Laura Lombardi, Raffaella Genghini, Barbara Insom, Rossana Ciccarone e il loro " capitano" Gabriella Dompè, moglie del presidente di Farmindustria, sono le sentinelle vip arruolate dal Comune di Milano contro l'anoressia in passerella, in occasione dell'apertura della settimana della moda milanese.

L'iniziativa è stata presa da Giampaolo Landi di Chiavenna, assessore alla Salute di Palazzo Marino, che spiega di non voler censurare nulla , ma soltanto di voler contestare quei casi di magrezza patologica, che non hanno niente a che vedere con l'eleganza, ma hanno solo un potere nocivo sulle giovanissime, che potrebbero vedere in loro un modello pericoloso da seguire.

Secondo l'Oms (Organizzazione mondiale della sanità) la depressione rappresenterà nel 2020 la seconda causa di disabilità nel mondo, dopo le patologie cardiache: a livello europeo infatti questa patologia ha colpito circa 60 milioni di persone e di questi, più della metà soffre di una forma grave e invalidante.

In Italia un adulto su quattro ne soffre o ne ha sofferto, e le donne più degli uomini (12,8% contro il 5,9%).

Dopo l'alto numero di intossicati per le cozze avariate in Piemonte, Liguria e valle D'Aosta e la paura per un'epidemia su larga scala viste le diverse aziende che le trattavano, si è finalmente visto come tutti i molluschi interessati provenivano tutte dalle acqua triestine.

Svelato quindi l'arcano: cozze della stessa provenienza ma vendute da ditte diverse. Per avere comunque la certezza bisognerà aspettare i risultati dei test effettuati dall’Istituto Zooprofilattico di Torino sui campioni di cozze sequestrati.