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Scritto da Mary
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Sabato 03 Giugno 2017 14:24 |
Fra le donne che sopravvivono a un tumore, quelle con il cancro della mammella sono le meno propense a rimanere incinta, meno del 10%. Proprio per questo molte donne si chiedono se potranno ancora avere un bambino. La domanda quindi è più che legittima. Non solo dal punto di vista emotivo, ma anche da quello scientifico e clinico. Quindi, le donne con tumore Her2+ possono rimanere incinte senza rischiare per questo di avere una recidiva? Sì, dice ora il primo studio disegnato per valutare in maniera precisa proprio questo aspetto.
I risultati vengono da uno studio che ha coinvolto oltre 1200 donne con tumore alla mammella Her2 positivo e negativo disegnato in modo da bilanciare il cosiddetto “bias of healthy mother”, in fatto cioè che le donne che decidono di avere un figlio dopo un tumore sono quelle che stanno meglio, e quindi si tratta di una popolazione selezionata “naturalmente” per avere una prognosi migliore.
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Scritto da Maria Rea
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Sabato 03 Giugno 2017 14:12 |
I tempi sono ormai cambiati. L'età media della vita si allunga e ciò si traduce in un ritardo delle tappe della vita: dalla fine degli studi all'entrata nel mondo del lavoro, fino ad un'emancipazione economica ed abitativa e alla nascita del primo figlio. Fin qui tutto ok, però va considerato un fattore cruciale epr le donne, in quanto per avere una gravidanza sarebbe meglio non superare una certa età, per non avere complicazioni.
Le donne che partoriscono dopo i 35 anni hanno infatti una maggiore probabilità di andare incontro a complicanze severe. A confermarlo è uno studio pubblicato da PLoS Medicine che ha esaminato i dati su tutte le nascite singole da 828.269 donne nello Stato di Washington dal 2003 al 2013.
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Scritto da Maria Rea
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Mercoledì 31 Maggio 2017 23:09 |
Praticare delle attività è molto importante durante i nove mesi di gravidanza, infatti esse possono aiutare la donna a mantenere la concentrazione e alla preparazione del parto. Una delle discipline consigliate è il pilates, ma non è di certo l'unica. Ad esempio, anche yoga e nuoto sono molto in voga.
Questa disciplina, infatti, permette ad ogni futura mamma di acquisire un maggiore controllo del prorprio corpo, controllando la respirazione e mantenendo una postura corretta per evitare i dolori alla schiena; il tutto attraverso un allenamento efficace ma mai stressante né per le articolazioni né per il corpo in generale.
Durante un corso di pilates dedicato alle gestanti si lavora attraverso esercizi specifici per insegnare alle future mamme a ristabilire la postura corretta. Durante la gravidanza infatti, il peso del pancione tende a far spostare il baricentro delle donne in attesa; uno sbilanciamento che solo in apparenza sembra facilitare i movimenti e renderli meno faticosi, ma che in realtà comporta lombalgie e sciatalgie dolorose.
Dare sollievo alla colonna vertebrale e ai muscoli affaticati, ma soprattutto abituare mente e corpo al mantenimento della postura più corretta: ecco gli obiettivi principali. Le lezioni di pilates possono alternare esercizi a corpo libero, esercizi da eseguire utilizzando una fit ball (un pallone gonfiabile di grosse dimensioni, generalmente in pvc, con un diametro compreso tra i 45 e i 75 centimetri) ed altri da effettuare con l’aiuto di appositi macchinari.
Dunque, i principi cardine della disciplina sono il l lavoro sul baricentro e sui muscoli addominali e dorsali, considerati il vero e proprio centro di controllo dell’intero corpo, il controllo della respirazione (attività particolarmente importante per le donne in gravidanze per prepararsi al travaglio e al parto), la precisione dei movimenti e della concentrazione. Sarà proprio la connessione tra mente e corpo a permettere alle future mamme di raggiungere un controllo totale sui muscoli e sulla postura.
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Scritto da Mary
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Mercoledì 31 Maggio 2017 21:52 |
I cambiamenti che vedono coinvolte le donne in gravidanza non sono solamente fisici o fisiologici, in quanto molti aspetti riguardano la psiche e dunque il piano emotivo. In linea di massima si può dire che l'emotività in gravidanza attraversa tre diverse fasi, che coincidono con il primo, il secondo e il terzo trimestre. Il primo e l'ultimo periodo sono caratterizzati da una maggiore conflittualità, mentre il secondo è più tranquillo e sereno.
Il primo trimestre si caratterizza per una certa ambivalenza tra la gioia dell'arrivo del bambino e la paura del cambiamento che questo porterà nella propria vita. Anche le emozioni, quindi, sono altalenanti in questo senso. Pure il cambiamento del proprio aspetto fisico rappresenta un fattore importante e alcune donne potrebbero perdere fiducia in se stesse.
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Scritto da Maria Rea
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Martedì 30 Maggio 2017 21:21 |
L'errore più comune che spesso viene commesso è quello di considerare la donna in gravidanza come un soggetto problematico e a rischio e, per questo, spesso si pensa che non possa condurre la gestazione come se fosse un periodo normalissimo. Ovviamente, in tutte le particolarità del caso; ma ciò non significa che si debba rinunciare ad alcune attività specifiche. Come, ad esempio, godersi qualche giorno di relax in una località raggiungibile in aereo.
Invece, volare in gravidanza si può. Alcuni studiosi precisano che le radiazioni ionizzanti emesse dal “body scanner” durante i controlli di sicurezza non rappresentano un rischio per mamma e bambino, perché la dose associata a due o tre scansioni risulta inferiore a quella ricevuta durante due minuti di volo. Inoltre, viene assorbita dal corpo della madre e arriva solo in dosi minime al feto. Anche le dosi di radiazioni cui il nascituro potrebbe essere esposto durante il volo non appare significativo, a meno che i viaggi siano frequenti e di lunga durata.
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