Il segreto della giovinezza starebbe in un farmaco. A sostenerlo sono i ricercatori americani della Rochester Mayo Clinic. La sperimentazione del prodotto in questione al momento è stata effettuata solo sugli animali, topolini geneticamente modificati, ma secondo gli esperti sarà presto possibile testarlo sugli uomini e registrarne il successo.

La ricerca è stata pubblicata dalla rivista Nature e si prospetta come un importante traguardo per il progresso scientifico. Secondo gli studiosi, guidati dal dottor Jan van Deursen, il successo della sperimentazione potrebbe rivelarsi un ottimo aiuto nella cura di malattie legate all'età come, ad esempio, la cataratta, l'atrofia muscolare e la disabilità.

Effettuato a Pisa il primo trapianto di occhio bionico su un uomo di 60 anni affetto da una grave forma di retinite pigmentosa e quasi completamente cieco da entrambi gli occhi.

Questo è un traguardo destinato a rivoluzionare l’approccio chirurgico alla cura di malattie di questo tipo. Ad eseguire l’intervento è stato Stanislao Rizzo, direttore del reparto di Chirurgia oftalmica dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana. L’operazione è durata meno di 4 ore e non ci sono state complicazioni.

Sono molti gli studenti e i lavoratori che ogni giorno si fanno coraggio e affrontano lunghi viaggi per raggiungere il posto di lavoro. Questo avviene in macchina, con lunghe file soprattutto nei centri più popolati, o con i mezzi pubblici, che siano treni o autobus, spesso e volentieri costipati di gente.

Oltre alla fatica dovuta al tempo in più necessario a raggiungere il proprio ufficio, sembra che i pendolari siano anche più soggetti e vulnerabili a patologie passeggere e croniche, molto più di chi raggiunge la propria scrivania a piedi o in bicicletta.

Che la qualità della vita avesse in qualche modo a che fare con la dieta seguita è una notizia che non stupisce sicuramente nessuno, ma che il numero delle calorie assunte potesse andare ad incidere direttamente sulla longevità è una cosa di cui tenere conto fin da subito.

Ad affermare l'esistenza della correlazione tra calorie assunte e degenerazione delle cellule è un gruppo di ricercatori dell'Università di Goteborg che ha studiato le funzioni di un enzima, la perossiredossina 1, legato al rallentamento del processo di invecchiamento.