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Scritto da Letizia Perugia
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Lunedì 30 Marzo 2015 15:30 |
Uno studio, pubblicato nel 2009 sulla rivista "Nature", ad opera dei ricercatori della University of Washington di Seattle (Stati Uniti), è riuscito nell’impresa di correggere il difetto in alcune scimmie affette da daltonismo.
Oggi, grazie all’accordo tra l’Università e Avalanche Biotechnologies, inizia lo sviluppo della prima terapia per la cura del daltonismo nell’uomo, il difetto consiste nell’incapacità di distinguere molti dei colori presenti in natura.
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Scritto da Tatta Bis
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Martedì 17 Marzo 2015 09:59 |
Un'equipe di ricercatori facenti capo alla cinese University of Science and Technology, hanno scoperto che l'ampia gamma di sensazioni che comunemente associamo al concetto di amore risulterebbe perfettamente quantificabile, misurabile e visualizzabile mediante una semplice risonanza magnetica.
Il team di scienziati è giunto a questa conclusione dopo aver analizzato l'attività cerebrale di un campione statistico pari a 100 soggetti, monitorando l'attività neuronale dei partecipanti al test durante differenti fasi della loro vita e mettendo in relazione i dati relativi ad ogni partecipante al test, per stabilire l'esistenza di un principio universale.
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Scritto da Tatta Bis
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Lunedì 16 Marzo 2015 13:48 |
La depressione porta a dilata la percezione soggettiva del tempo: chi ne è affetto rispetto a una persona sana ha la sensazione che il tempo trascorra più lentamente, anche se sa perfettamente definire un determinato intervallo temporale (soprattutto se breve).
Lo dimostrano i risultati di uno studio condotto da un team di psicologi della Johannes Gutenberg University a Mainz, in Germania, guidati dal dottor Daniel Oberfeld-Twistel e pubblicato sulle rivista "Journal of Affective Disorders".
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Scritto da Tatta Bis
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Martedì 10 Marzo 2015 17:17 |
Uno studio effettuato presso il Mount Sinai Health System di New York, partendo della revisione di dieci studi comprendenti i dati relativi a oltre 137.000 persone, ha rilevato che avere uno scopo nella vita può essere associato ad una riduzione della mortalità per tutte le cause pari al 23%, e ad una diminuzione del 19% del rischio di infarto, ictus ed eventi cardiaci.
Il dottor Randy Cohen, cardiologo presso il Mount Sinai Health System, ha evidenziato come lo studio dimostri che vi è una forte connessione tra il prefiggersi uno scopo nella vita e la diminuzione della mortalità e di eventi cardiaci.
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Scritto da Tatta Bis
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Mercoledì 04 Marzo 2015 14:55 |
Usare troppo a lungo e ad alti dosi il paracetamolo, uno degli antidolorifici ed antipiretici da banco più diffusi, assunto tutti i giorni e ad alto dosaggio, aumenta del 68% i rischi di infarto ed ictus.
Inoltre il paracetamolo, che agisce inibendo l'azione delle prostaglandine (mediatori dei processi infiammatori) ed è considerato dai medici più sicuro dell'aspririna, aumenta del 50% il rischio di ulcera o emorragie. Il paracetamolo, assunto in quantità elevate può causare problemi cardiovascolari, gastrointestinali e renali, che possono sfociare poi in ictus e infarti.
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