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Carenza di vitamina D può causare diabete |
Benessere - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Giovedì 26 Febbraio 2015 17:17 |
La carenza di vitamina D è stata associata ad una diminuzione della forza muscolare, aumento del rischio di cancro al colon-retto, alla prostata e al seno, ora sembra essere anche un fattore di rischio per lo sviluppo del diabete più dell'obesità.
Uno studio dell'Università di Malaga indica che la mancanza di vitamina D porta più facilmente a sviluppare una situazione di "pre-diabete" ossia un alto livello di glucosio nel sangue che se non adeguatamente curato può portare nel giro di un decennio a sviluppare diabete di tipo 2 e la sindrome metabolica (una combinazione di diabete, pressione alta e obesità).
Dalla ricerca emerge che il livello di vitamina D sarebbe più strettamente collegato al metabolismo degli zuccheri nel sangue di quanto non lo sia l'obesità. Per arrivare a questa conclusione sono stati confrontati i biomarcatori di vitamina D in 148 partecipanti allo studio, a cui è stato misurato l'indice di massa corporea (Bmi) e a cui sono stato effettuati test per il diabete.
Dai risultati si evince che persone obese che non avevano disturbi del metabolismo del glucosio avevano più alti livelli di vitamina D rispetto ai diabetici, mentre persone magre con diabete o altri disturbi del metabolismo del glucosio risultavano avere più probabilità di avere bassi livelli di vitamina D.
Di conseguenza, i livelli di vitamina D sono stati direttamente correlati con il metabolismo del glucosio, ma non con il Bmi.
In condizioni sane, il corpo usa il calcitrolo, una forma attiva di Vitamina D, per calibrare la quantità di calcio da assumere dal cibo e quella da espellere e distribuire nelle ossa.
Il calcitrolo è un ormone, e in presenza di un maggior fabbisogno di calcio ne aumenta l'assorbimento e ne riduce l'escrezione.
Se si verifica un eccessivo consumo di calcio, come nelle diete in cui si usano latte e derivati, il corpo potrebbe perdere la capacità di regolare il calcitrolo, mandando in tilt la regolazione dell’assorbimento e dell’escrezione del calcio.
Nonostante parte della Vitamina D possa provenire dal cibo, di solito otteniamo tutta quella che ci occorre esponendoci qualche ora alla settimana alla luce del sole.
I raggi UV del sole sintetizzano la Vitamina D a partire dal precursore chimico presente pelle, la Vitamina D sintetizzata nella pelle arriva poi al fegato, dove un enzima la converte in un metabolita della vitamina stessa, il cui compito è fungere da deposito corporeo di questa vitamina.
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