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Dormire molto aumenta il rischio di ictus? |
Benessere - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Lunedì 02 Marzo 2015 08:37 |
Dormire per più di otto ore a notte potrebbe portare ad una maggiore probabilità di avere un ictus: un recente studio condotto presso l'Università di Cambridge, sottolinea la correlazione tra i due fattori senza tuttavia riuscire a spiegare quale sia la reale connessione.
Lo studio è stato effettuato per 10 anni su un campione di 10 mila persone tra i 42 e gli 81 anni di età, ha evidenziato come coloro che dormivano mediamente 8 ore presentava maggiori possibilità di sviluppare un ictus (al termine dei 10 anni 346 partecipanti al test avevano dichiarato di averne avuto uno).
Il significato dei dati rilevati non è chiaro, si sa che gli adulti hanno la necessità di dormire 6-9 ore a notte e che dormire eccessivamente è legato all'insorgenza di malattie come diabete e obesità, ma non è evidente se una certa durata del sonno può essere la causa oppure il sintomo di altre condizioni. Lo studio ha mostrato che chi dorme 8 ore a notte ha il 46% di possibilità in più di rimanere vittima di ictus, mentre chi dorme 6 ore, ma gli stessi scienziati hanno ammesso che erano molto poche le persone che dormivano questo numero di ore, ha un rischio pari a solo il 18%.
Una delle ipotesi possibile è quella che un sonno più lungo possa indicare un rischio di ictus, specialmente tra i più anziani.
Secondo i risultati pubblicati sulle pagine di "Neurology" dai ricercatori del Dipartimento di Salute Pubblica e di Cure Primarie dell'ateneo britannico chi dorme di più ha infatti una maggiore probabilità di andare incontro a questo grave evento cerebrovascolare.
Già in passato l'ictus era stato associato al sonno, ma il legame sembrava opposto: uno studio del Chi-Mei Medical Center (Taiwan) pubblicato su "Stroke" aveva infatti correlato l'ictus ai disturbi del sonno.
In passato la carenza di sonno è stata associata ad alterazioni del metabolismo e all'aumento dei livelli di cortisolo, l'ormone dello stress, tutti fattori che possono aumentare la pressione e, di conseguenza, il rischio di ictus.
Questo studio, per stessa ammissione dei ricercatori che l'hanno compiuto non è conclusivo: non si sa infatti se la necessità di dormire più ore rispetto alla media rappresenti un sintomo, una causa, una conseguenza o una semplice avvisaglia di cattiva salute, ma la connessione esiste, e andrà maggiormente indagata, di modo da aggiungere un tassello importante nella prevenzione di questa condizione cardiovascolare.
Si tratta comunque di una scoperta che lascia spiazzati se consideriamo che, fino ad oggi, si riteneva che la carenza di sonno potesse rappresentare un fattore di rischio: dormire poco può provocare un aumento di cortisolo nell'organismo, definito anche come ormone dello stress, con conseguente incremento della pressione sanguigna, l'ipertensione arteriosa rappresenta una delle principali cause di ictus. |
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