Un bimbo di sette anni, residente nel comune della Val di Magra, in prossimità di La Spezia, sabato scorso è stato colpito da meningite e ricoverato in gravi condizioni al Gaslini di Genova.

La notte tra venerdì e sabato scorso ha iniziato a stare male, con febbre alta e stato confusionale, così che i genitori ovviamente preoccupati lo hanno portato all’ospedale Sant’Andrea, dove dopo i primi controlli i medici hanno appurato che si trattava di choc settico dovuto a grave infezione e lo hanno immediatamente trasferito presso il Gaslini di Genova.

Da uno studio dell'Università di Rochester in America e presentato al meeting della Pediatric American Association, è emerso che, l'84% dei bimbi americani che vivono in palazzine mostrano tracce di esposizione al fumo anche se i famigliari non fumano.

La ricerca guidata da Karen Wilson  è nata proprio per verificare l’eventuale associazione tra il tipo di abitazione di residenza dei giovani e esposizione alla nicotina.

Basta fare per pochi minuti dello sport all'aria aperta per stare meglio e far passare quel velo grigio che ci incupisce le giornate e che porta stress e poca autostima.

Ad assicurarlo, i ricercatori inglesi dell'Università dell'Essex che si sono basati su altri studi volti a vedere come gli sport all'aperto riescono a migliorare lo stato d'animo. Ma per la prima volta è stata fatta una stima del tempo necessario a far tornare il buonumore.

Una delle soddisfazioni più grandi per noi mamme è quando, dopo una dura giornata di lavoro, possiamo stenderci accanto ai nostri figli e accompagnarli verso il sonno con una bella e istruttiva storia.

Purtroppo i tempi moderni troppo spesso privano noi e i nostri bambini di questi piaceri. A volte siamo troppo stanche, a volte siamo lontane e mille altri sono i motivi che potrebbero impedirci di raccontare una sana storia ai nostri bambini. Recordable Story Book cerca di offrire un placebo per tutte le mamme nella nostra situazione.

Grazie ai tempi moderni e alla scienza che avanza, anche il concetto di medicina preventiva cambia. Infatti, sarebbe possibile curarsi prima ancora di ammalarsi: la prevenzione sarà come un "predire" le malattie future e la possibile morte che potrebbe colpirci, tutto questo è già scritto nel Dna.

Lo dimostra Stephen Quake, un professore di bioingegneria alla Stanford School of Medicine in California, che ha iniziato a prendere medicine pur essendo completamente sano sulla base di un test genetico effettuato privatamente al costo di 50mila dollari.

Durante la gravidanza bisogna prestare un'attenzione in più all'esposizione solare, evitando le ore più calde e utilizzando una buona crema solare che filtri il sole ed eviti l'insorgenza del cloasma gravidico, nemico di molte donne.

Questo però non vuol dire che ci si debba barricare in casa durante l'estate, anzi si è visto quanto sia importante per il feto e la prevenzione della sclerosi multipla, l'apporto della vitamina D che passa al feto anche attraverso l'esposizione solare della mamma.

Quante volte alle donne è capitato di essere in auto con il proprio compagno per andare in un posto? E quante volte alla richiesta di fermarsi per chiedere indicazioni è stato loro risposto dall'orgogliosissimo esponente del sesso maschile che non ce n'era bisogno perché aveva la cartina? Miliardi di volte.

Finché c'è la cartina va tutto bene, gli uomini sono anche bravi a leggerla: ma se non ne sono dotati? E qui entrano in gioco le donne.

Se la mamma in dolce attesa è sottoposta a stress psico-fisico oppure abusa di alcol o fumo, o ancora se contrae infezioni durante la gestazione, passa questi attacchi anche al feto che reagisce in modo diversi in base al sesso.

Infatti, mentre il feto maschio reagisce meglio nella prima fase della gravidanza, avendo però problemi se queste situazioni si protraggono durante la gestazione arrivando al parto prematuro o addirittura alla morte, il feto di sesso femminile riesce a gestire meglio lo stress e ad avere una crescita più regolare e costante.

Grazie ad un indagine proposta dall’Istituto superiore di sanità, è stato possibile creare l’identikit della donna in gravidanza in Italia arrivando ad una conclusione; le mamme sono più informate e quindi più attente alla prevenzione durante i mesi di gravidanza.

Fumano meno, prendono acido folico e seguono i corsi pre-parto.