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Italiane più attente alla prevenzione durante i mesi di gravidanza |
Gravidanza - Articoli |
Scritto da Maria Ida Longo Lunedì 03 Maggio 2010 09:33 |
Grazie ad un indagine proposta dall’Istituto superiore di sanità, è stato possibile creare l’identikit della donna in gravidanza in Italia arrivando ad una conclusione; le mamme sono più informate e quindi più attente alla prevenzione durante i mesi di gravidanza. Fumano meno, prendono acido folico e seguono i corsi pre-parto. L’unica nota negativa, riguarda il numero di parti cesarei, ancora alto e addirittura in lieve aumento; infine l'allattamento al seno non ha ancora raggiunto i livelli sperati.
I dati sono stati raccolti in 25 Asl di 11 Regioni del nostro paese. Dall'indagine risulta che, il parto con taglio cesareo è lievemente aumentato, passando dal 32% del 2002 al 33,8% del 2008. Diminuisce, invece, il vizio del fumo: il 68,1% delle donne in gravidanza smette di fumare e non riprende più se allatta al seno. Per quanto riguarda l’assistenza della gestante, i dati rilevano che, l'82% delle donne viene seguita da un ginecologo, di queste nel 72% dei casi si tratta di un privato (rispetto al 75% del 2002); il 3% da un'ostetrica e il 15,2% da un consultorio familiare (rispetto al 10% del 2002). Aumenta anche la partecipazione ai Corsi di Accompagnamento Nascita (CAN) che passa al 35,5% rispetto al 30% di 8 anni fa. L’attenzione per la prima volta è stata rivolta alle donne immigrate che partoriscono nel nostro paese; scoprendo che c’è un divario tra straniere ed italiane, che riguarda soprattutto l’informazione e il monitoraggio della gravidanza. Inoltre la prima visita per il 13% delle straniere arriva oltre il terzo mese, contro un ritardo del 5% delle italiane e un'immigrata su tre soffre di depressione post-partum. In conclusione Michele Grandolfo, del Reparto Salute della Donna e del bambino in età evolutiva dell'ISS, spiega che, la presa in carico della donna e la promozione delle scelte consapevoli favorisce una minore medicalizzazione della gravidanza e un percorso più appropriato rispetto alle prestazioni richieste in questo delicato periodo. Inoltre le ecografie dovrebbero essere tre in tutta la gravidanza e invece sono in aumento, il più delle volte hanno solo una funzione psicologica. Fonte: TGCOM |
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