Il fumo fa male, anche quello passivo e fin qui non ci piove. Però siamo talmente abituati a respirare fumo che ormai non ci dà nemmeno più fastidio quando i nostri amici di fumano vicino e lasciano quell'odore che impregna le pareti per giorni. E la situazione sta addirittura peggiornando. In Italia, un bimbo ogni cinque cresce in una casa in cui i genitori fumano e questo aumenta del 43% il rischio di asma e rende i piccoli più esposti al rischio di fumare a loro volta e di iniziare prima.

 

Come spiega Renato Cutrera, presidente Simri e Direttore dell'Unità operativa di Broncopneumologia all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma - "L'esposizione passiva al fumo aumenta del 43% il rischio di asma, una malattia in crescita che colpisce il 10% degli italiani con meno di 14 anni". Inoltre, gli adolescenti fumatori fanno fatica a dire addio alle sigarette e solo il 6% riesce a smettere da solo, mentre la grande maggioranza va avanti per altri 16-20 anni.

Si parla spesso di depressione post-partum che colpisce diverse donne. In realtà, quello che pochi sanno, è che questa depressione inizia molto prima, ovvero nei mesi della gravidanza e si protrae anche dopo il parto. Il disagio c’è già durante l’attesa ed è legato a ereditarietà, squilibrio della coppia o mancanza di supporto sociale, per cui l'espressione "depressione post-partum", in vista di questa ragione, sarebbe errata.

Tra i fattori di rischio possiamo annoverare anche la troppo giovane età della gravidanza, la conflittualità di coppia, i problemi economici, la mancanza di rete sociale, ma anche la familiarità.

Anche gli allattati esclusivamente al seno, se in sovrappeso, potrebbero essere a rischio obesità nel futuro. Ovviamente, rispetto al latte di derivazione vaccina (quello artificiale per intenderci), il latte materno si colloca parecchie spanne più in alto: cibo perfetto, bilanciato, specie-specifico e quant’altro.

Se dunque da sempre si invoca l’allattamento al seno come preventivo anche del sovrappeso e dell’obesità, c’è però un’eccezione in quanto anche il latte materno – considerato come il migliore alimento possibile – se sovradosato, porta squilibri e conseguenze negative.

Molte donne si rivolgono ai test prenatali per verificare lo stato di salute del bebè. In tante ricorrrono alla villocentesi e più avanti all'amniocentesi, tutti test invasivi anche se con bassissime percentuali di rischio per il feto. Ma sapere che già alla decima settimana si può fare un test "Non invasivo" per conoscere con la massima sicurezza sia della mamma che del bambino tutte le caratteristiche genetiche più importanti del tuo feto, perchè non farlo?

Basta un prelievo di sangue che potrà essere effettuato anche direttamente a casa da parte di un infermiere specializzato. Il Test genetico GenoSearch Mamma è effettuato in Italia con tecnologia Illumina Inc. ed in soli 2 giorni si può avere il risultato del Test. Come già indicato, nel caso di impossibilità della futura mamma a recarsi presso un laboratorio di prelievo, un infermiere professionale potrà effettuare il prelievo di sangue materno presso il suo domicilio. Questo servizio è gratuito.

Il compleanno si sa, è il giorno più atteso dell’anno per tutti i bambini. L’organizzazione della festa è molto importante: dalla location, agli inviti, passando per gli addobbi e molto altro. Ma qual è l’elemento essenziale che non deve assolutamente mancare? La torta, ovviamente!

Scegliere il dolce giusto per un giorno così speciale è fondamentale: la torta di compleanno deve essere non solo bella, ma anche buona, perché i bambini, si sa sono molto esigenti.

Gli uomini con basso desiderio potrebbero trovare una maggiore soddisfazione sessuale sottoponendosi alla terapia della luce.

Secondo lo studio del Dipartimento Interaziendale Salute Mentale dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Senese e dell'Ateneo di Siena, presentati a Vienna al congresso dell'European College of Neurpsycopharmacology si trovano miglioramenti nella sfera sessuale con l'esposizione alla luce intensa, con lampade specifiche a 10000 lux, per 30 minuti al giorno.

Care future mamme, continuano i corsi dedicati alle gestanti. Il prossimo gruppo per il Corso Bebè a Casa (gratuito per tutte le nostre utenti - basterà registrarsi gratuitamente su questo sito e segnalare il nome utente in fase di iscrizione al corso) si svolgerà a Roma in date da lanciare in base al numero di partecipanti, due ore il sabato mattina. Durante queste due ore la nostra ostetrica si occuperà di dare tutte le informazioni necessarie al rientro a casa con il neonato, ma anche utili informazioni sul parto. 

Tante informazioni su come si cambia il pannolino, su creme e cremine, sul bagnetto, su come trattare il cordone ombelicale. Ma  anche su come imparare a capire perché il bimbo piange, conoscere e riconoscere le fantomatiche colichette e imparare a a fare il baby massage. Una particolare attenzione verrà data all'allattamento al seno e/o artificiale. 

L'argomento Rosolia per le gestanti è da sempre una delle incognite più grandi. Infatti solo 1 donna su 3 arriva alla ricerca di un figlio o durante la gestazione stessa con la certezza di aver avuto o meno questa malattia e solo 4 donne su 10 sono vaccinate. Un dato allarmante rilasciato dall’Istituto superiore di sanità (Iss) dopo un monitoraggio condotto nel periodo 2012-2015.

L'Iss comunica anche che è fortemente scarsa la consapevolezza nelle donne in età fertile del problema legato all'infezione durante i nove mesi di gestazione.

Oltre all'eritema solare sul pancione, potrebbero verificarsi diverse forme di dermatite. Con il termine eritema infatti intendiamo solamente tutta una serie di problematiche che si verificano sulla pelle ed è dunque generico. Esistono però dei rimedi naturali per risolvere il problema.

Diverse sono le cause dell'eritema sulla pancia in gravidanza. Anzitutto, vi è l'esposizine al sole, dalla quale potrebbe derivare l'eritema solare. Si verifica in questo caso un’ustione più o meno grave spesso associata a prurito, bolle, febbre e malessere generale. Questo tipo di eritema è più frequente nelle donne in attesa perché la pelle nei nove mesi è più delicata e sensibile.