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Un terzo dei maggiorenni vive con mamma e papà, anche per colpa della crisi! |
Donna - Articoli | |||
Scritto da Angela Messina Mercoledì 19 Settembre 2012 14:28 | |||
Un terzo dei giovani italiani vivono ancora a casa con i genitori, ma questa volta la scelta non è dettata dal fatto che gli italiani sono mammoni, ma dipende dalla crisi che non permette ai giovani adulti di allontanarsi da casa.
E così la crisi spinge gli italiani ad approfittare della coabitazione con i genitori per evitare spese che non si potrebbero più sostenere. Questo è quanto emerge dal rapporto Coldiretti/Censis "Crisi: vivere insieme, vivere meglio", dal quale si evidenzia che se coabita con la madre il 31% degli italiani, il 42,3% ha comunque la madre che abita ad un massimo di trenta minuti dalla sua abitazione. Questo bisogno di vicinanza riguarda non solo i più giovani tra i 18 e i 29 anni, ma anche le persone più grandi con età compresa tra i 30 e i 45 anni e addirittura gli adulti con età compresa tra i 45 e i 64 anni. Spiegano Coldiretti/censis che l'evoluzione delle funzioni socioeconomiche, con il passaggio alla famiglia soggetto di welfare che opera come provider di servizi e tutele per i membri che ne hanno bisogno, spiega anche la tendenza a ricompattare, in termini di distanza dalle rispettive abitazioni, i vari componenti, anche quando non coabitano. Inoltre gli italiani hanno riscoperto il piacere di gustare deliziosi menù in famiglia. Dall'indagine emerge che in media, annualmente, ogni italiano dedica alla preparazione dei pasti un tempo pari a 11 giorni, che significa oltre sette ore alla settimana o 56 minuti al giorno nei giorni feriali che salgono ad oltre 69 minuti la domenica o nei giorni festivi. Un interesse che riguarda anche i maschi per i quali il tempo passato in cucina è di 8 giorni pieni all'anno. L'indagine mostra che ancora oggi nelle famiglie italiane la cucina è donna, ma anche che torna ad avere un ruolo centrale nella vita delle famiglie italiane. Il rapporto evidenzia tra l'altro che 21 milioni di italiani dichiara di preparare alimenti in casa come yogurt, pane, gelato o conserve e, di questi, 11,2 milioni di persone lo fanno regolarmente. Secondo l'indagine, poi, l'85 per cento degli italiani continua a fare la spesa alimentare quotidiana sotto casa, frequentemente nei piccoli e spesso antieconomici negozi di quartiere che tuttavia svolgono un rilevante ruolo sociale. Dal rapporto si evidenzia che proprio la spesa è l'attività svolta dal maggior numero di persone nel raggio di 15-20 minuti a piedi dalla propria residenza. Il crescente desiderio di fare comunità - sottolinea Coldiretti - è avvertito soprattutto dalle persone che vivono sole. In Italia sono 7,4 milioni e sono aumentate del 24% tra il 2006 e il 2011, con punte del +54% in Sardegna, +45% in Abruzzo, +42% in Umbria. Il momento di fare la spesa è quello più importante per parlare e stringere rapporti e supera addirittura le attività spirituali (il 76,6%), la visita medica (71,6%), la scuola per i figli (65,2%) e la cura del corpo (54,2%). Per confrontare prezzi e qualità dei cibi, il 29% degli italiani dichiara di fare ricerche sul web. In particolare sono oltre 5,7 milioni a farlo regolarmente.
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