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Stalking, il cellulare lancia l’allarme |
Donna - Articoli | |||
Scritto da Carmela Pelaia Giovedì 26 Luglio 2012 09:15 | |||
Si chiama «Vodafone Angel» il nuovo servizio di assistenza e soccorso per le donne vittime di stalking che, grazie a un apparecchio simile a un cellulare, consentirà a chiunque ne abbia bisogno di attivare un collegamento immediato con il centro antiviolenza da dove partirà immediatamente l'allerta alle forze dell'ordine, insieme a tutte le informazioni necessarie per intervenire. Il progetto, realizzato dalla Fondazione Vodafone Italia in collaborazione con la Polizia di Stato, è stato presentato a Roma.
Il dispositivo, in grado di attivare un sistema di geo-localizzazione, di ascolto ambientale e di registrazione, è stato finora sperimentato, in collaborazione con la questura di Roma, su un campione di 33 donne vittime di violenza. A breve verrà firmato un protocollo d'intesa tra Vodafone Italia e Polizia di Stato, per diffondere il servizio «Vodafone Angel» a livello nazionale. Dalla fase di sperimentazione è emerso che la maggior parte dei comportamenti persecutori sono messi in atto da partner o ex partner, a conferma del fatto, come spiegano i promotori dell'iniziativa ,che la violenza sulle donne avviene quasi sempre all'interno della famiglia. Francesco Cirillo, vice capo della Polizia, dice che questo servizio permetterà a tutte le forze dell'ordine di diventare parte attiva nel contrasto allo stalking.Il coordinamento sociale è a cura di Fondazione Pangea, mentre il centro antiviolenza è gestito dalla Associazione Differenza Donna. Un italiano su cinque ne è o ne è stata vittima. Per l'80%, le vittime sono donne, anche se sono in crescita le richieste d'aiuto da parte degli uomini. All'Ons le richieste di sostegno da parte di vittime maschili sono passate dal 10 al 25%. La vittima nell'80% dei casi conosce l'autore della persecuzione che dura mediamente un anno e mezzo: lo stalker è il partner o ex (50%), un condomine (25%) o un familiare (5%). Si tratta di persecuzioni che portano il 70% delle volte a disturbi nella vittima (ansia, perdita del sonno, fino al tentativo si suicidio). Solo il 17% delle vittime però ha sporto denuncia. Una situazione destinata a cambiare con l'istituzione del reato di stalking (612-bis).
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