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Protesi Pip: irritanti e tossiche, avvisate 80 torinesi |
Donna - Articoli | |||
Scritto da Carmela Pelaia Venerdì 20 Aprile 2012 08:00 | |||
Si torna a parlare delle protesi Pip: non sono solo a rischio di rottura ma anche tossiche e irritanti in quanto il gel utilizzato dal 2003 per riempire le protesi mammarie diventa pericoloso per la salute quando entra in contatto con i tessuti. Il pm Guariniello ha lanciato l'avviso alle 80 torinesi che si erano sottoposte a impianto di eseguire i controlli medici.
L'allarme è scattato dopo che l'Agence francaise de securitè sanitaire de produits de santè ha consegnato il rapporto al consulente del pm con i dati raccolti da sperimentazioni su animali. Su ottanta donne, 18 hanno presentato querela contro la Poly Impiant Porthese sulla scia dello scandalo esteso dalla Francia all'Italia, dove sono stati eseguiti 4.525 impianti di Pip, e dall'indagine di Guariniello per una bella lista di reati: frode in commercio, commercializzazione di prodotti pericolosi per la salute e disastro colposo; a risponderne sono Jean-Claude Mas, titolare dell'azienda, e Claude Couty, direttore finanziario, entrambi arrestati a fine gennaio. Lo snodo dello scandalo internazionale passa per l'abbandono del gel al silicone utilizzato in origine, che garantiva un'alta resistenza meccanica alle Pip, con tanto di certificazione e marchio CE. Mas ha sostituito il gel con un altro di qualità scadente per poter risparmiare sui costi di produzione e guadagnare di più, omettendo di registrare la variazione, inoltre utilizzando un materiale che non era previsto per applicazioni mediche. In contemporanea uno studio britannico pubblicato sul Journal of Plastic, Reconstructive and Aesthetic Surgery, una protesi mammaria su tre di tipo Pip rischia di rompersi, una percentuale più alta rispetto alle previsioni iniziali: l ricerca èstata svolta utilizzando per la prima volta gli ultrasuoni per le analisi, su un campione di 453 pazienti che hanno l'impianto da sette a dodici anni fa ed è risultato che il tasso di rottura è tra il 15,9% e il 33%. Il pm Guariniello a seguito di tutto ciò, ha raccomandato le 80 donne torinesi a presentarsi nei cinque centri sanitari suggeriti per l'occasione.
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