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Protesi Pip: iniziano le denunce per le protesi mammarie |
Donna - Articoli | |||
Scritto da Carmela Pelaia Giovedì 02 Febbraio 2012 11:22 | |||
L'Associazione dei Chirurghi Plastici Estetici Aicpe denuncia la società francese Pip (Poly Implant Prothesis) e l'ente di controllo tedesco Tuv Rheinfeld, dichiarando che nello scandalo delle protesi mammarie non sono parte lesa solo le pazienti, ma anche i chirurghi stessi.
Il vicepresidente dell'Aicpe Mario Pelle Ceravolo dichiara che i chirurghi che hanno utilizzato gli impianti incriminati sono stati oggetto di truffa, dato che il prodotto era accreditato con marchio CE e, all'esame visivo, era in possesso di tutte le caratteristiche fisiche ottimali per la mastoplastica. L'Aicpe è la prima associazione in Italia che riunisce chirurghi plastici che si occupano principalmente dell'aspetto estetico, in questo caso si difendono asserendo che hanno operato nel pieno rispetto delle norme mediche e osservando tutte le leggi vigenti nella comunità europea.Le protesi non sono state scelte neanche in base ad un prezzo ridotto, in quanto costavano come le altre prodotte da ditte diverse. Inoltre l'uso decennale delle protesi Pip costituiva un ulteriore elemento tranquillizzante sull'affidabilità, ciò sta ad indicare che alla base di tutto c'è un sistema di controllo e di sorveglianza inadeguato , infatti non sono previsti controlli e verifiche da parte dei singoli stati prima della commercializzazione e durante l'utilizzo. Pur denunciando un sistema che non funziona, l'Aicpe conduce un atteggiamento cauto, dichiarando che l'allarmismo venutosi a creare non è giustificato. In alcune pazienti si sono verificate delle infezioni e delle rotture, ma non ci sono valenze scientifiche che collegano il cancro al seno con le protesi Pip, quindi il presidente Pelle Ceravolo invita tutte le donne che si sono sottoposte ad un intervento, di rivolgersi al proprio chirurgo di fiducia per un controllo. L'Aicpe è nata con l'intento di dare servizi, tutela, aggiornamento e rappresentanza nel campo estetico sia verso i pazienti che i chirurghi, per esempio promuovendo la preparazione culturale e scientifica e disciplinando l' attività professionale nelle norme etiche di comportamento. Tra gli obiettivi c'è anche l'istituzione di un albo professionale nazionale della categoria.
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