Caccia al sorbitolo in tutta Italia dopo che una donna di Trani (BA) di 29 anni è morta dopo averlo comprato su eBay.  Inoltre la procura ha prescritto altre tre persone nel registro degli indagati per omicidio colposo. La sostanza è un additivo  che serve per trovare eventuali intolleranze alimentari, ma stavolta era di tipo industriale.

La vittima, Teresa Sunna, è morta prima di arrivare all'ospedale Dimiccoli di Barletta dove i medici del pronto soccorso sono invece riusciti a salvare la vita alle altre due pazienti.

Al centro dell'indagine c'è il sorbitolo, un additivo alimentare, che è stato somministrato nel centro specialistico del dottor Ruggiero Spinazzola e che, secondo quanto accertato finora, non era di tipo alimentare ma destinato ad usi industriali e comprato su internet dall'Inghilterra. Per questa ragione tramite le autorità sanitarie, è stato diffuso in tutta Italia l'allerta per evitare che la stessa sostanza letale venga utilizzata impropriamente. I carabinieri del Nas già hanno acquisito campioni di sorbitolo nella sede di Cargill, azienda della provincia di Rovigo che commercializza la sostanza, e cercheranno di capire se la sofisticazione è avvenuta durante la produzione o la commercializzazione.

Antonio Citarella, il comandante dei Nas di Bari, spiega che il sorbitolo è un additivo alimentare e non è un farmaco, quindi non è proibita la commercializzazione via internet nè ci sono vincoli particolari, anche se l'Aduc ha chiesto la liberalizzazione come avviene in Inghilterra. Ora sono indagati per omicidio colposo lo stesso Spinazzola, il collega Donato Pappagallo ed Ettore Cicinelli, quest'ultimo per aver materialmente acquistato la sostanza per fare il test. Intanto restano sotto osservazione le due donne sottopostesi allo stesso test e nello stesso laboratorio. L'affidamento dell'incarico per l'esame autoptico sarà del medico legale Giancarlo Divella, e quello tossicologico sarà svolto dal professor Gagliano Candela.