Milioni di donne nel mondo soffrono di dolori mestruali che impediscono a volte il normale svolgimento delle attività quotidiane e creano problemi di tipo relazionale quando ne vengono colpite. Ma ora uno studio del Brigham and Womens Hospital di Boston (USA) dimostra che la vitamina D3 potrà essere in futuro l'integratore alimentare più amico delle donne.

Secondo i ricercatori infatti diventerà una valida alternativa agli antidolorifici, riportando le donne che soffrono di questi disturbi ad uno stato di benessere sia fisico che psicologico.

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Archives of Internal Medicine e coordinata da Joann Manson, direttore della divisione di Medicina Preventiva dell'ospedale di Boston. Sono state sottoposte ad esami circa 40 donne che soffrivano di mestruazioni dolorose alle quali è stata somministrata una dose di 300.000 UI di vitamina D3, dopo due mesi la loro soglia del dolore era scesa di 2,3 punti rispetto ad una scala iniziale da 0 a 10. La vitamina D3 riesce a diminuire la produzione di citochine (molecole che provocano l'infiammazione) e delle prostaglandine (che sono delle sostanze simili ad ormoni e che causano i dolori mestruali).

Bisognerà aspettare che la ricerca sia terminata in quanto a tutt'oggi le quantità di vitamina D3 da ingerire sono ancora troppo alte, ma Joann Manson dichiara che questo studio dimostra che l'integratore, se adeguatamente bilanciato, potrà avere un ruolo fondamentale nella lotta ai dolori mestruali e si tratta di una scoperta importante perché, nonostante gli antidolorifici e e i contraccettivi orali  aiutino a reprimere il dolore, continuano ad avere troppi effetti collaterali e non sono la soluzione ideale a lungo termine.

Ovviamente non bisogna dimenticare gli altri effetti benefici che ha nel nostro organismo l'introduzione di vitamina D3, come la falicitazione dell'assorbimento del calcio nell'intestino. A questo basterebbe un bagno di sole che però alle nostre latitudini non è sufficiente, dovendo aiutarci così con l'alimentazione: è una vitamina che si trova soprattutto nel salmone, nell'aringa e nel tonno, ma anche nel latte e nei latticini.