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Perde la custodia dei figli perchè è malata di cancro |
Donna - Articoli | |||
Scritto da Martina Paolucci Lunedì 16 Maggio 2011 10:00 | |||
Una separazione non è mai una cosa semplice, e quando ci sono di mezzo i figli le cose si complicano. Ma chi avrebbe mai pensato che una malattia come il cancro, già di per sè una bella guerra, potesse creare un ulteriore problema nelle questioni legali? La notizia arriva dagli Stati Uniti, ed è la storia di Alaina Giordano di Durham, North Carolina, mamma di due bambini, Sofia e Bud, malata di cancro al seno. Il giudice ha scelto di assegnare la custodia dei bambini al marito della donna, che vive a Chicago. "Bambini che hanno un genitore malato hanno bisogno di un maggiore contatto con quello sano", giustifica il giudice Nancy Gordon.
La decisione del giudice è stata avvalorata dalle tesi di una psicologa americana, Helen Brentley, che sostiene che maggiore è il contatto dei bambini col genitore sano meglio possono vivere. Per una vita normale avrebbero bisogno di abitare nella parte che riconoscono "sana" del mondo. Il marito della signora Giordano aveva intentato un procedimento legale nei suoi confronti, chiedendo la piena e definitiva custodia dei bambini, adducendo come motivazione la malattia della donna. Qualche mese dopo la sentenza si è trasferito a Chicago per lavoro, lasciando i bambini alla donna. Il cancro al seno è stato uno dei diversi problemi che hanno caratterizzato la vicenda, intrisa di accuse di tradimento, infermità mentale e abusi. Nelle diatribe per la custodia dei figli, l'unico obiettivo dovrebbe essere il loro bene. Portarli via dai loro amici, dalla loro scuola e dalla madre in un solo colpo è davvero la cosa giusta? L'avvocato Hal Roen spiega che in Florida è in vigore uno legge che proibisce l'uso di una diagnosi di AIDS come fattore determinante in battaglie per la custodia dei figli. L'AIDS non è il cancro, ma il concetto è lo stesso: certe questioni non vanno utilizzate se il genitore è comunque in grado di prendersi cura dei figli. "La corte ha detto che un genitore cche soffre di una malattia del genere supera tutti gli altri buoni motivi per cui i bambini dovrebbero stare con la madre", dice Roen. "Se non ci fosse stato il cancro, la corte le avrebbe tolto la custodia per darla al padre?" I padri hanno i loro diritti, e questi vanno rispettati, ma una decisione del genere, una fuga dalla verità, può avere conseguenze di certo non volute. I bambini rischierebbero di crescere nella pausa della morte, oltre a dovre affrontare la novità del trasferimento. E poi come potrebbero non diventare adulti arrabbiati? La signora Giordano farà ricorso, ma nello stesso tempo ha pubblicizzato la storia sul web, dove le donne - nella maggior parte mamm - hanno espresso il loro sdegno per l'insensibilità mostrata dal giudice. Una donna dell'Iowa ha organizzato una petizione online, mentre la sorella della signora Giordano ha raccolto 8000 firme nella sua petizione. Su Facebook, la pagina dedicata alla storia ha già più di 11000 fan. Sonya Joseph, una lettrice del blog di Alaina, ha scritto nella pagina della donna di aver perso la mamma quando aveva 8 anni a causa di un tumore: "Nel tentativo di proteggermi, mio padre e i miei zii hanno scelto di non dirmi che mia madre stava morendo. Mi hanno nascosto i ricoveri e le visite, dicendo che era al lavoro. Era un'infermiera, era normale per me. Un giorno sono uscita da scuola e a casa non avrei trovato più lo stesso mondo. Non rubate a questi bambini gli ultimi giorni con la loro mamma. Potranno non essere giorni facili, ma saranno gli unici che potranno avere."
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