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Il 95% delle donne in carriera è stressata |
Donna - Articoli | |||
Scritto da Angela Messina Giovedì 12 Maggio 2011 14:09 | |||
Lo stress da lavoro si conferma per le donne un problema ormai diffuso: ben il 95,6% afferma di conoscerlo e viverlo, una su tre dichiara di conviverci abitualmente e il 62,6% in alcuni periodi dell’anno. È quanto emerge dall'indagine Prima inchiesta sullo stress da lavoro nel mondo femminile condotta da Assidai in collaborazione con SDA Bocconi su oltre 400 lavoratrici. Dall’inchiesta è emerso come le categorie professionali che risultano maggiormente esposte allo stress da lavoro sono, nell’ordine, dipendenti, manager e consulenti, con un picco nella fascia d’età tra i 35 e i 45 anni.
Le ragioni di tale malessere risiedono nella difficoltà a conciliare la vita lavorativa con la famiglia (50%) e il carico eccessivo di lavoro (42%). A questi fattori si sommano problemi legati all’organizzazione interna e allo scarso dialogo con i vertici aziendali. Tra le altre motivazioni la mancanza di obiettivi definiti, l’incertezza nella definizione dei ruoli e un percorso di carriera poco chiaro (38%), fino alla richiesta di incarichi, mansioni e responsabilità non sempre affini alle proprie competenze e al profilo professionale (19%). Oltre la metà delle intervistate afferma di sentirsi sopraffatta e ritiene di non avere gli strumenti per reagire costruttivamente. Dall'indagine sono infatti emersi differenti sintomi di tipo fisiologico, psicologico e comportamentale che non rimangono confinati all’ambiente lavorativo, ma si estendono alla vita privata e familiare: il 31,8% afferma di trascurare le relazioni con le persone care e il 14,5% rifugge dai rapporti sociali al di fuori dell’orario di lavoro. Circa la metà (il 48%) delle intervistate non riesce a rilassarsi neanche dopo il lavoro e il 44% soffre di disturbi del sonno. Affiora per il 29% l’apatia nel fare esercizio fisico e il ricorso a un’alimentazione sbilanciata (35%) o all’alcol (14%). Il 42% si dichiara ormai rassegnato a conviverci e a gestirlo senza il bisogno di un aiuto esterno. Le donne manager suggeriscono alle aziende quattro proposte per equilibrare la vita personale con quella lavorativa, migliorando innanzitutto l’organizzazione del lavoro (attraverso una più bilanciata distribuzione e gestione, con orari flessibili e introducendo anche il telelavoro per alcuni giorni della settimana); poi la disponibilità al dialogo con il management e l’opportunità di presentare i problemi individuali o situazioni percepite dalle donne come delicate nel rapporto con l’azienda (per esempio la maternità); ottimizzando la gestione delle risorse (maggiore chiarezza nel percorso di carriera, un sistema di riconoscimento del lavoro svolto e dei ruoli/mansioni); facendo più attenzione alle tematiche della salute (attraverso forme di controllo e prevenzione, piani sanitari ad hoc e spazi per effettuare esercizio fisico; e migliorando anche la qualità dello stesso ambiente di lavoro). Su quest’ultimo punto le intervistate hanno dato maggiori indicazioni proprio nell’ottica della prevenzione con check-up periodici, visite specialistiche e programmi di benessere, senza trascurare i servizi per l’infanzia.
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