Lo sapevamo che ci saremmo arrivati, è solo questione di tempo, ormai i nostri smartphone ci hanno abituato a qualsiasi App, dalla cucina per ricette e food style, a come imparare l'aritmetica o superare difficoltà come la dislessia. Basterà soffiare su un dispositivo precedentemente installato sul nostro smartphone per avere un check up completo sulla nostra salute in tempo reale.

Sarà operativo probabilmente tra quattro anni ed è il risultato di un lavoro svolto da un gruppo di ricercatori dell'Università di Messina, guidato dai professori Giovanni Neri e Nicola Donato, finanziato con 90 mila dollari dall'Istituto di tecnologie avanzate della Samsung. Ma la data non è lontana e nel frattempo le nuove tecnologie permetteranno di sviluppare app aggiuntive.

Il progetto Safely è stato presentato nell'ateneo dello Stretto, nell'ambito del GRO, Global Research Outreach Program della Samsung. Attraverso il programma GRO, l' istituto raccoglie idee di ricerca innovative che saranno valutati per la loro novità e l'allineamento con molti campi di ricerca diversi di Samsung. Sulla base dei risultati della ricerca e le esigenze interne, il GRO collaborazione può essere rinnovato per un massimo di tre anni. Proposte di ricerca congiunte da più università possono anche essere accettate.

La professoressa Daniela Baglieri si è detta orgogliosa del successo ottenuto dal team di ricercatori, ed ha piegato che il progetto prevede la realizzazione di un sistema analitico integrato in uno smartphone, col quale si potrà analizzare lo stato di salute. Alcuni markers presenti nell'alito fuoriuscito possono fornire informazioni utili per la diagnosi di malattie come il diabete, le infiammazioni polmonari e le disfunzioni epatiche.

Il professor Donato ha dichiarato che "il progetto coinvolge non solo dottorandi di ricerca ma anche studenti della triennale e della magistrale, e prevede lo sviluppo sia hardware sia software interamente presso l' Ateneo". Al GRO 2013 l'Istituto di Messina è stato l'unico italiano ad essere ammesso.

 

Approfondimenti: Sito web Università di Messina