Se da un lato arrivano le prime notizie dei primi decessi avvenuti per colpa della influenza cosiddetta suina, dall'altro arrivano buone notizie su questo  stesso versante. Sembra infatti che chi si ammala di H1N1 ottiene una super immunità sugli altri ceppi influenzali stagionali. La scoperta va a Rafi Ahmed della Emory University e a Patrick Wilson della Università di Chicago.

Grazie a loro adesso si potrà andare verso la creazione del tanto ricercato vaccino universale contro questa fastidiosa malattia invernale. Verrebbe creato quindi un vaccino annuale che avrebbe effetto sui diversi ceppi dei virus e sarebbe quindi l'ideale per tutta la popolazione nelle fasce a rischio.

Sono le donne le più colpite dalla sclerosi multipla. In pochi anni l'incidenza della malattia è aumentata nella popolazione femminile: a rilevarlo uno studio del professor Enrico Granieri del Centro servizio e ricerca sulla Sclerosi multipla dell'Università di Ferrara.

La malattia colpisce in Italia cinque persone ogni centomila e interessa purtroppo molti giovani e bambini. I malati dopo la diagnosi si trovano ad intraprendere una strada difficile e tormentata allo scopo di mantenere un buon livello di vita nonostante i deficit cognitivi e neuromotori che li affliggono. La malattia purtroppo non ha ancora una cura definitiva anche se si stanno facendo dei passi in avanti grazie allo studio delle cellule staminali per riparare i danni inferti dalla malattia alla mielina che ricopre le terminazioni nervose colpite.

Feste finite e anche la "scusa" per pasti più ricchi e pesanti. Abbiamo visto la settimana scorsa i consigli della Coldiretti per perdere quei due chiletti in più che quasi tutti hanno rpeso durante le vacanze natalizie e ora vediamo come questi consigli siano ottimi anche in questo periodo che vede il picco per l'influenza stagionale.

Sono stati previsti circa 5 milioni di italiani che finiranno a letto con tutti i sintomi dell'influenza nelle settimane prossime, oppure che avranno a che fare con le malattie minori classiche in questa fredda stagione. Un consiglio è quindi quello di prevenire e curare proprio con la giusta alimentazione, in grado di diminuire le incidenze di queste malattie.

Da Londra la notizia che avere una lunga relazione, anche se non confermata da legami come il matrimonio, è il rimedio per non avere problemi di salute mentale. Superare cinque anni con al proprio fianco sempre la stessa persona abbatte le percentuali di rischio di incappare in depressione, tendenze suicide (sempre se il rapporto con il partner sia soddisfacente - ndr) e dipendenza da alcol e droga.

Sono stati analizzati mille neozelandesi di circa 30 anni, che hanno partecipato allo studio dell'Università di Otago, e i ricercatori hanno visto come i volontari con relazioni più lunghe avevano una percentuale nettamente inferiore di problemi mentali.

I ricercatori della Washington University School of Medicine di St. Louis (Usa) sostengono che, chi è a rischio alcolismo è anche a rischio obesità: il collegamento tra i due fattori sarebbe dato dai cambiamenti occorsi nell'alimentazione negli ultimi anni e dall'interazione di questi con i centri di ricompensa del cervello e quindi non solo dalle calorie date dall'alcool che comunque fa ingrassare.

Richard Grucza, lo psichiatra che ha guidato lo studio, ha spiegato che, molti cibi che si mangiano oggi contengono più calorie degli alimenti che si mangiavano negli anni '70 e '80, inoltre, contengono anche un differente tipo di calorie, in particolare una combinazione di zuccheri, sale e grassi che attivano in modo particolare quelli che sono comunemente chiamati i centri della ricompensa nel cervello.