Ulteriore passo in avanti nel campo medico delle cellule staminali. I ricercatori delle Università di Cambridge e Edimburgo, infatti, stanno ultimando una tecnica di rigenerazione cellulare a base di staminali per ripristinare i danni inferti alla mielina dalla Sclerosi Multipla.

Al momento la sperimentazione è effettuata sui topolini e riguarda la guaina che protegge i nervi che viene colpita dalla malattia neurodegenerativa. Questa scoperta potrebbe segnare un punto decisivo per lo sviluppo di nuovi farmaci per la riparazione dei nervi del cervello e nel midollo spinale. Probabilmente potranno anche invertire alcuni dei sintomi della sclerosi multipla.

La sclerosi multipla al momento non ha una cura e porta alla perdita della mobilità, problemi alla vista, dolori fortissimi e costante stanchezza. L'iter di questa malattia è di costante peggioramento fino al dover ricorrere alla sedia a rotelle.

La sclerosi provoca un danno alla mielina, la sostanza che riveste i nervi del cervello e del midollo spinale. In questo modo viene ostacolato il modo attraverso il quale i messaggi vengono inviati al corpo dal cervello.

Una malattia che colpisce il doppio delle donne rispetto al sesso maschile. Chi viene colpito da questa terribile malattia ha aspettative di vita molto basse per 1/5 dei malati, poiché si è a rischio di infezioni e di coaguli di sangue nei polmoni.

Questo innovativo metodo va proprio a ricostruire e riparare la mielina danneggiata grazie all'utilizzo delle staminali del cervello che vengono stimolate dai ricercatori. Questi ultimi hanno scoperto che quando queste cellule vengono iniettate con l'acido retinoico, la mielina viene riparata.

Fonte: ASCA