Da uno studio pubblicato sull' American Journal of Alzheimer's Disease and Other Dementias (AJADD) dai ricercatori della University of Massachusetts (Usa) guidati da Thomas Shea, è emerso che il consumo giornaliero di un bicchiere di succo di mela per almeno un mese, migliora i sintomi comportamentali e psicotici legati alla sindrome di Alzheimer, pur non comportando alcun cambiamento nella demenza.

Il succo di mela non previene, né combatte il declino cognitivo dovuto alla demenza di Alzheimer, ma è in grado di migliorare fino al 27% stati quali ansia, agitazione e delirio.

Spegnere le 100 candeline e oltre o veder crescere i nostri pronipoti, non sarà più un privilegio per pochi, e nemmeno un sogno! Il Presidente Luca Zaia della regione Veneto ha infatti confermato a Don Luigi Verzè  ad impegnarsi a realizzare il centro denominato "Quo Vadis" che si occuperà di ricerche sulla longevità con sede a Lavagno in provincia di Verona.

Il progetto presentato ha come protagonista un microchip, che una volta inserito sottopelle segnala immediatamente al centro qualsiasi anomalia del corpo, anche di una sola cellula cancerogena. Il paziente verrà subito contattato e curato in qualsiasi parte del modo esso si trovi.

Sul forum di Mamme Domani, in collaborazione con Be-Total, è stata avviata una campagna informativa sulle proprietà delle vitamine B.

Ci capita spesso di parlare di cattiva alimentazione e di carenze da vitamine e con questa iniziativa speriamo che ogni utente potrà vedere colmate le proprie curiosità su questo argomento, in riferimento a grandi e piccini.
 

Assumere vitamina B6 e metionina (un amminoacido essenziale) aiuta contro il cancro ai polmoni: addirittura anche nei fumatori il rischio di sviluppare un tumore polmonare si riduce del 50%.

Questo è il risultato di una ricerca fatta dell'International Agency for Research on Cancer (IARC), di Lione, Francia, diretta dal dottor Paul Brennan e pubblicata dal "Journal of the American Medical Association.

Dopo le vacanze estive gli ambulatori medici brulicano di gravidanze  indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili (MST): la Sigo ( Società italiana di ginecologia e ostetricia) che ieri a Roma ha presentato una campagna estiva di sensibilizzazione sul sesso sicuro, rendendo pubblici dei dati importanti che ci illustrano come nel nostro Paese i giovani sono “pigri” nella contraccezione, il rimedio preferito è il coito interrotto, scelto da circa il 30%, anche in caso di rapporti occasionali.

Purtroppo in Italia l’utilizzo della pillola anticoncezionale è fermo ormai dal 1999 al 16,3%, contro la media europea del 24% e la prima volta del 37% dei ragazzi  è decisamente un esperienza impreparata, priva di informazioni sia sulla sicurezza contro le malattie sessualmente trasmissibili che sulla contraccezione.