Da un recente studio condotto dalla dottoressa Carlotta Galeone dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”  dell’Università di Milano, è emerso che, il caffè svolge un ruolo protettivo nei confronti del cancro e in particolare dei tumori del cavo orale e del collo.

La ricerca è stata pubblicata su Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention, rivista dell'Associazione Americana per la Ricerca sul Cancro (American Association for Cancer Research - AACR) e presa in considerazione dal Consorzio ''International Head and Neck Cancer Epidemiology'' (INHANCE),  mettendo in luce che, i soggetti che consumavano 4 o più  tazze di caffè al giorno avevano un rischio di tumore del cavo orale e della faringe inferiore del 39% rispetto ai non bevitori di caffè.

Tra il 13 dicembre 2009 e il 13 gennaio 2010, ben 7 bambini di Milano si ammalano di leucemia linfoblastica acuta. Tre frequentano la scuola elementare "Cuoco-Sassi" di Via Corridoni, una è la sorella di un bimbo che la frequenta, e tre bimbi abitano vicino alla scuola: è il panico!

Il dato impaurisce perché di questa malattia ce ne sono circa 12 casi l'anno in media: inizia la caccia alle streghe, si deve trovare la causa anche se, in verità, la scienza non l'ha ancora trovata.

Una buona notizia per i malati di tumore al polmone, che purtroppo sono tantissimi anche nel nostro Paese: è già a disposizione un farmaco biologico in compresse appena arrivato, capace di far regredire il tumore e che segna la fine della chemioterapia per il cancro polmonare.

Una rivoluzione che fino a poco tempo fa era impensabile, ma grazie alla ricerca contro il cancro, messa a punto anche con il contributo dei Centri di Ricerca italiani ( 50 Centri su tutto il Territorio nazionale) è arrivata questa nuova speranza, purtroppo però è una doccia fredda per i fumatori, in quanto su di loro non funzionerebbe

E' allarme malattie sessuali fra i teenager di Milano: il capoluogo lombardo segue il destino di altre metropoli europee, il sesso sempre più precoce, anche prima dei 14 anni, e molto spesso non protetto, ha scatenato vere e proprie epidemie, dalla gonorrea alla clamidia, passando per l'Hiv, la seconda infezione più diffusa fra gli under 24, secondo i dati del Centro malattie sessualmente trasmesse del Policlinico.

Qui gli specialisti stanno assistendo anche al ritorno della sifilide e, fra adulti e ragazzi, arrivano a vedere un caso al giorno.

Da oltre 15 anni dei ricercatori italiani hanno lavorato per creare una nuova tecnica di rigenerazione della cornea, e ad oggi persone che avevano perso o gravemente danneggiato la vista a causa di bruciature da prodotti chimici, sono tronate a vedere o comunque hanno migliorato la loro vista.

La procedura consiste nel prelevare le cellule staminali dei loro stessi occhi dal margine della cornea, il limbo, e le hanno moltiplicate in laboratorio, dopodichè sono state inserite sulla cornea bruciata.