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Bullismo: un ragazzo su due resta a guardare |
Bambini - Articoli |
Scritto da Tatta Bis Mercoledì 10 Aprile 2013 09:06 |
Un adolescente su cinque è vittima di bullismo, soprattutto tra le pareti scolastiche (51%) dove un ragazzo su due dice di aver assistito a episodi di bullismo, il 15% di esserne stato vittima, mentre il 16% ammette di essere un bullo. Le motivazioni addotte dal 50% degli adolescenti testimoni di episodi di bullismo o cyberbullismo che impediscono di intervenire a favore della vittima sono la paura delle conseguenze o non sapeva come aiutare la vittima.
I dati provengono dalla ricerca svolta nell'ambito del Progetto europeo E-Abc - Antibullying Campaign su 16.227 giovani delle scuole superiori di 5 Paesi tra cui l'Italia (insieme a Grecia, Lituania, Bulgaria, Estonia, Lettonia). Per l'Italia, rappresentata da Telefono Azzurro, hanno partecipato oltre 5mila studenti.
L'indagine fa luce sulle vittime che affrontano una sofferenza che può avere conseguenze estreme e sugli altri protagonisti: bulli e testimoni. Questi hanno in comune due caratteristiche: basso rendimento scolastico e problemi familiari.
I fenomeni sono più frequenti, come mostrano i dati della ricerca, in presenza della situazioni familiari più difficili. Le vittime di bullismo sono per il 40,5% studenti con genitori che abusano di alcol, il 31% convivono con familiari che in casa risolvono i conflitti con la violenza, il 23% vivono disagi economici o le conseguenze della disoccupazione di mamma o papà.
Le stesse percentuali si osservano con i bulli, anche se sale la percentuale (44,2%) di quelli che subiscono violenze in famiglia. Bulli e vittime si assomigliano, come conferma Silvia Vegetti Finzi, professoressa di Psicologia dinamica a Pavia, la loro configurazione sociale è molto simile.
La differenza è nel temperamento: la vittima è più fragile, ma la condizione di superiorità del bullo è in relazione solo al gruppo. Le prime avvisaglie di bullismo si possono riscontrare già dalle scuole elementari e addirittura dalla scuola materna.
Si tratta di bambini che prevaricano gli altri con la loro vitalità corporea. Le vittime soffrono, vivono nel terrore e gli educatori devono stare attenti.
Le segnalazioni, negli ultimi anni, sono cresciute, lo sostiene Ernesto Caffo, presidente di Sos telefono Azzurro, soprattutto dopo l'esplosione del cyber-bullismo. Il presidente, ordinario di Neuropsichiatria infantile all'Università di Bologna, ha presentato a Milano la campagna europea antibullismo, che si avvale anche di un video.
L'associazione scenderà in 2.300 piazze italiane, il 20 e il 21 aprile per la campagna "Aprile azzurro. Ci vuole un fiore". Si raccoglieranno donazioni, ricambiando con il fiore della Calancola e sosterrà in questo modo le linee telefoniche (1.9696 e 116.000), la chat, il numero di emergenza 114.
Da poco è stata lanciata un'App su Facebook e oggi hanno messo online il sito rinnovato, perché è fondamentale parlare ai ragazzi là dove sono presenti, ma non basta. Caffo continua affermando che cii rapportiamo con la scuola, puntiamo a formare gli insegnanti, lavorano molto anche con i progetti europei perché i problemi di bambini e adolescenti sono molto simili anche se nei paesi del Sud Europa il bullismo è presente in misura minore che nel Nord.
Si dovrebbe creare una rete capace di cogliere le prime difficoltà e offrire le prime risposte. In certi casi bisogna intervenire in modo mirato anche con la famiglia e l'intervento più efficace è la prevenzione, magari anche attraverso i pediatri.
Vegetti Finzi ha sottolineato che occorre distinguere: il bullo è qualcuno che fa qualcosa di violento, non è un violento. Occorre lavorare sulle sue positività.
Al bullismo è dedicato un concorso che invita gli studenti a parlare di prepotenza verso i coetanei e possibili interventi. L'Associazione Robert F. Kennedy Foundation of Europe Onlus - ong (si occupa di educazione e sensibilizzazione ai diritti umani e che da tre anni indice un premio giornalistico dedicato ai ragazzi delle scuole superiori di tutta Italia) ha lanciato un premio in collaborazione e con il patrocinio del Premio Ischia.
Il concorso si rivolge a studenti del triennio delle scuole secondarie di II grado di tutta Italia e invita i partecipanti a presentare elaborati in formato cartaceo o video sul tema "Bullismo, la legge del più stupido. La cultura può mettere a tappeto la prepotenza?"
Al vincitore sarà consegnata, oltre al busto del Senatore Robert F. Kennedy, anche una borsa di studio del valore di 2 mila euro offerta dalla Fondazione Premio Ischia Giuseppe Valentino. Per partecipare c'è tempo fino al 15 Maggio. La premiazione si terrà a Ischia tra il 4 e il 6 luglio. Sul sito dell'associazione è possibile scaricare il bando completo e la scheda di iscrizione in allegato.
Approfondimenti: Link concorso sul Bullismo dell'Associazione Robert F. Kennedy Foundation of Europe Onlus, Sito del telefono Azzurro
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