Negli ultimi tre anni le denunce con le relative aperture delle pratiche di risarcimento derivanti da sinistri nell'area medica è in costante crescita, passando dai 9.567 del 1994 ai 29.543 del 2007 con un incremento del 200%.

Questi i dati resi noti dall'Ania nel corso del convegno "La conciliazione, un'alleanza rinnovata tra medico e cittadino", organizzato dalla Fondazione Previasme Onlus e promosso da Assomedico.

Dati poco rassicuranti anche pensando che non tutte le denunce siano effettive, se si pensa che ogni anno siano circa 15 mila le controversie medico-legali in lavorazione presso i tribunali.

Inoltre, si è visto come il modo di agire è quello del paziente sempre più rivolto a denunciare il singolo medico, piuttosto che la struttura che lo ospita, andando così a minare il rapporto di fiducia medico/paziente che si poteva riscontrare negli anni passati.

A finire sotto accusa sono principalmente gli errori causati duramte lo svolgimento di interventi chirurgici (53%) piuttosto che errata diagnosi (26%).

La minoranza accusa invece terapie sbagliate, con il 12% dei casi.

Come avevamo già anticipato qualche tempo fa, è entrato in vigore il tentativo di conciliazione con il paziente, in caso di controversia, che sarà obbligatorio a partire dal 2011 (D.lgs 28/2010).

Fonte: AGI